giovedì 30 settembre 2010
NON PERCEPISCONO LO STIPENDIO E COSI' PER PROTESTA 2 OPERAI SALGONO SU GRU
(AGI) - Firenze, 30 set. - Non percepiscono lo stipendio da mesi e per questo due operai romeni sono saliti, da stamane, su una gru, ad una altezza di 40 metri, all'interno di un cantiere a Sesto Fiorentino. Secondo quanto si apprende, i due operai, 39 e 33 anni, dipendenti di una ditta romena che sta effettuando lavori presso un immobile in costruzione, starebbero minacciando di gettarsi per protestare contro i ritardi nel pagamento degli stipendi. Sul posto ci sono i carabinieri e alcuni mezzi dei vigili del fuoco.
CONTRAFFAZIONE: AREZZO,MIGLIAIA DI PRODOTTI SEQUESTRATI DURANTE LA FESTA
(AGI) - Arezzo, 30 set. - Oltre 2.000 i prodotti contraffatti sequestrati. 4 cittadini extracomunitari, di origine africana, denunciati alla locale Procura della Repubblica e 3 clienti sanzionati per aver acquistato merce contraffatta. E' questo il bilancio dei controlli svolti dalle Fiamme Gialle nei giorni delle tradizionali "Fiere del Perdono" di Terranuova Bracciolini e Montevarchi (AR), a contrasto del fenomeno sempre piu' dilagante della contraffazione ed a tutela del Made in Italy.L'operazione ha richiesto notevoli sforzi operativi ai finanzieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno, coordinati dal Comando Provinciale, per la presenza di numerosi ambulanti di origine extracomunitaria, confluiti dalle altre provincie toscane e anche da regioni limitrofe per esporre la loro mercanzia: borse, scarpe, accessori, tutti delle migliori marche e tutti rigorosamente contraffatti. tre acquirenti sono stati sorpresi dai finanzieri a comprare la merce falsa. Nei confronti di quest'ultimi, tutti della provincia, sono state comminate sanzioni fino a 7.000 euro.I quattro extracomunitari, tutti in possesso di regolare permesso di soggiorno, sono stati denunciati alla locale Autorita' Giudiziaria e la merce, consistente in borse, calzature, orologi e accessori di pelletteria delle note griffes della moda (D&G, Prada, Hello Kitty, ecc.) e' stata sottoposta a sequestro.
SIENA, 42ENNE DENUNCIATO PER MINACCE AD EX FIDANZATA
Denunciato per il reato di stalking un uomo di 42 anni, originario della provincia di Potenza ma da anni residente a Poggibonsi (Siena), che, nei confronti della ex fidanzata, una ragazza di origine russa di venti anni più giovane, aveva da tempo atteggiamenti persecutori. Dopo il primo anno di convivenza - i due si sono conosciuti nel 2004 ma hanno iniziato a frequentarsi nel 2007 - l'uomo ha cominciato a manifestare gelosia e possessività nei confronti della giovane compagna. Stanca dei suoi comportamenti, alla fine del 2008, la ragazza decise di andare a vivere con la madre a Scandicci, in provincia di Firenze.
Il rapporto è continuato a fasi alterne anche perchè, secondo il racconto della giovane, l'uomo prometteva di cambiare. Alla fine, esasperata, lo scorso anno decise di tornarsene in Russia dal padre. Nel mese di maggio, la giovane è tornata in Italia per comunicare all'uomo che la relazione era finita. Ma la situazione non è migliorata: le
arrivano sms, telefonate di minaccia di morte e anche aggressioni fisiche. Tanto che lei è costretta a cambiare abitazione. L'uomo si fa più aggressivo quando la giovane gli comunica di essersi fidanzata e gli chiede un incontro chiarificatore. Un incontro che si conclude con un'aggressione a lei e al fidanzato. A metà settembre l'ennesima lite. L'ex si presenta nel luogo dove lavora e la minaccia ancora. Poi si allontana su invito degli agenti, chiamati dalla ragazza. Quindi scatta la denuncia.
Fonte: AGI
Il rapporto è continuato a fasi alterne anche perchè, secondo il racconto della giovane, l'uomo prometteva di cambiare. Alla fine, esasperata, lo scorso anno decise di tornarsene in Russia dal padre. Nel mese di maggio, la giovane è tornata in Italia per comunicare all'uomo che la relazione era finita. Ma la situazione non è migliorata: le
arrivano sms, telefonate di minaccia di morte e anche aggressioni fisiche. Tanto che lei è costretta a cambiare abitazione. L'uomo si fa più aggressivo quando la giovane gli comunica di essersi fidanzata e gli chiede un incontro chiarificatore. Un incontro che si conclude con un'aggressione a lei e al fidanzato. A metà settembre l'ennesima lite. L'ex si presenta nel luogo dove lavora e la minaccia ancora. Poi si allontana su invito degli agenti, chiamati dalla ragazza. Quindi scatta la denuncia.
Fonte: AGI
Deputato della Lega a giudizio per false fatturazioni.
Il deputato della Lega Fabio Rainieri è stato rinviato a giudizio dal Gup del Tribunale di Parma per l'ipotesi di reato di false fatturazioni.
La vicenda risale al 2004 quando Ranieri, che è titolare di un'azienda agricola della Bassa, ha subito dei controlli da parte dei militari della guardia di finanza. A quell'epoca il parlamentare leghista era presidente di una cooperativa a cui era consociata un'azienda che era stata al centro di accertamenti fiscali e tributari da parte dei militari. L'azienda agricola aveva sede a Modena e gli inquirenti, prima che fallisse, hanno sostenuto di aver scoperto un giro di fatturazioni false riconducibile all'azienda stessa. Il giudizio nei confronti di Rainieri comincerà il 22 ottobre prossimo a Fidenza (Parma).
Fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=33008&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=
La vicenda risale al 2004 quando Ranieri, che è titolare di un'azienda agricola della Bassa, ha subito dei controlli da parte dei militari della guardia di finanza. A quell'epoca il parlamentare leghista era presidente di una cooperativa a cui era consociata un'azienda che era stata al centro di accertamenti fiscali e tributari da parte dei militari. L'azienda agricola aveva sede a Modena e gli inquirenti, prima che fallisse, hanno sostenuto di aver scoperto un giro di fatturazioni false riconducibile all'azienda stessa. Il giudizio nei confronti di Rainieri comincerà il 22 ottobre prossimo a Fidenza (Parma).
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Arrestato assessore della Lega: tangente per sponsorizzazione al Portogruaro
Un assessore della Lega Nord al Comune di San Michele al Tagliamento (Venezia), Davide Codognotto, è stato arrestato dalla guardia di finanza di Venezia con l'accusa di aver preso una tangente di 15 mila euro. L'arresto è avvenuto in flagranza di reato.
Codognotto, 31 anni, è assessore con delega per bilancio, tributi, sport e turismo. L'accusa per lui è di concussione. Codognotto, leghista nella giunta guidata da un sindaco del Pdl, avrebbe preteso una tangente per una sponsorizzazione al Portogruaro Calcio. I finanzieri, saputa la cosa, hanno tenuto sotto controllo l'assessore e avrebbero seguito le fasi della consegna del denaro da parte della vittima. Dagli uffici comunali Codognotto avrebbe impartito le modalità del pagamento: riporre la busta con i contanti richiesti dentro la propria auto lasciata appositamente aperta. Una volta che il denaro era stato riposto sul cruscotto dell'auto, l'assessore, sempre dal proprio ufficio, si sarebbe preoccupato di mettere al sicuro il bottino azionando con il comando a distanza la chiusura centralizzata delle portiere. Ma quando, pochi minuti dopo, è sceso, è entrato nell'auto, ha preso la busta e controllato che tutto fosse a posto, si è trovato circondato dalle fiamme gialle che lo hanno arrestato.
Alla base della tangente una sponsorizzazione da parte del Comune di San Michele al Tagliamento; in cambio del denaro, l'assessore si sarebbe adoperato per farla prorogare, evitandone la revoca. L'episodio si inquadra in una vicenda più ampia che avrebbe visto Codognotto chiedere anche altri favori sfruttando la sua carica pubblica e la cui esatta definizione è oggetto di ulteriori indagini dirette dalla procura veneziana.
Fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=33010&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=
Codognotto, 31 anni, è assessore con delega per bilancio, tributi, sport e turismo. L'accusa per lui è di concussione. Codognotto, leghista nella giunta guidata da un sindaco del Pdl, avrebbe preteso una tangente per una sponsorizzazione al Portogruaro Calcio. I finanzieri, saputa la cosa, hanno tenuto sotto controllo l'assessore e avrebbero seguito le fasi della consegna del denaro da parte della vittima. Dagli uffici comunali Codognotto avrebbe impartito le modalità del pagamento: riporre la busta con i contanti richiesti dentro la propria auto lasciata appositamente aperta. Una volta che il denaro era stato riposto sul cruscotto dell'auto, l'assessore, sempre dal proprio ufficio, si sarebbe preoccupato di mettere al sicuro il bottino azionando con il comando a distanza la chiusura centralizzata delle portiere. Ma quando, pochi minuti dopo, è sceso, è entrato nell'auto, ha preso la busta e controllato che tutto fosse a posto, si è trovato circondato dalle fiamme gialle che lo hanno arrestato.
Alla base della tangente una sponsorizzazione da parte del Comune di San Michele al Tagliamento; in cambio del denaro, l'assessore si sarebbe adoperato per farla prorogare, evitandone la revoca. L'episodio si inquadra in una vicenda più ampia che avrebbe visto Codognotto chiedere anche altri favori sfruttando la sua carica pubblica e la cui esatta definizione è oggetto di ulteriori indagini dirette dalla procura veneziana.
Fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=33010&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=
Stampa GB: «Italia e Spagna nel mirino dei terroristi islamici»
Non solo Gran Bretagna, Francia e Germania nel mirino dei terroristi islamici, ma anche Italia e Spagna. Lo ha rivelato oggi il quotidiano britannico Daily Telegraph, citando fonti di intelligence inglesi e americane. Nei giorni scorsi i servizi segreti occidentali avevano bloccato un piano di attacchi multipli, simili a quello messo a segno lo scorso anno da un gruppo di terroristi suicidi a Mumbay, che dovevano essere compiuti da una ventina di pakistani di nazionalità britannica e da un gruppo non ben quantificato di tedesco-pakistani e franco-pakistani. I gruppi, addestratisi nelle zone tribali del Pakistan confinanti con l’Afghanistan, stavano preparandosi ad azioni clamorose con attacchi nei centri delle varie capitali. I terroristi con passaporto francese avevano addirittura progettato di catturare centinaia di turisti sulla Tour Eiffel e di precipitarli nel vuoto. Il progetto, voluto dai vertici stessi di Al Qaeda (Osama bin Laden e Ayman al Zawahiri), godeva anche dell’appoggio dei talebani. I servizi segreti occidentali sono riusciti ad aver notizia prima e a sventare poi il progetto grazie alla cattura di un cittadino tedesco di origine pakistana, il 36enne Ahmed Siddiqi, catturato a Kabul.
La notizia che riguarda i progettati attacchi anche in Italia e Spagna farebbe presupporre che musulmani dotati di passaporto italiano e spagnolo o, almeno, di certificato di residenza si siano addestrati nei campi pakistani assieme ai terroristi destinati a operare negli altri Paesi europei. Del resto non si tratta di una cosa del tutto nuova: i terroristi islamici destinati a dar vita ad Al Qaeda nel Maghreb (tunisini, marocchini e algerini) si addestrarono ai loro inizi proprio nelle basi qaediste e talebane della zona tribale. Le rivelazioni del quotidiano inglese hanno contrariato i servizi segreti europei e americani. Questi, infatti, stavano continuando a intercettare i telefoni e le comunicazioni dei sospetti nelle varie nazioni europee. Cosa che ora sarà quasi impossibile.
La notizia che riguarda i progettati attacchi anche in Italia e Spagna farebbe presupporre che musulmani dotati di passaporto italiano e spagnolo o, almeno, di certificato di residenza si siano addestrati nei campi pakistani assieme ai terroristi destinati a operare negli altri Paesi europei. Del resto non si tratta di una cosa del tutto nuova: i terroristi islamici destinati a dar vita ad Al Qaeda nel Maghreb (tunisini, marocchini e algerini) si addestrarono ai loro inizi proprio nelle basi qaediste e talebane della zona tribale. Le rivelazioni del quotidiano inglese hanno contrariato i servizi segreti europei e americani. Questi, infatti, stavano continuando a intercettare i telefoni e le comunicazioni dei sospetti nelle varie nazioni europee. Cosa che ora sarà quasi impossibile.
La madre di Sara: mio cognato innocente La cugina Sabrina sotto torchio.
ROMA (30 settembre) - Ad un giorno dal ritrovamento del cellulare di Sara Scazzi, resta questa l'unica traccia concreta della ragazza di Avetrana scomparsa da oltre un mese. Le coincidenze che hanno portato al ritrovamento, fatto casualmente in un podere di campagna da Michele Misseri, zio della quindicenne scomparsa, hanno fatto concentrare l'attenzione degli investigatori sulla famiglia di Sara, e in particolare sulla cugina Sabrina che oggi, per tutta la giornata, è stata interrogata nella caserma dei carabinieri di Taranto dove in serata era ancora trattenuta.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=120960
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Napoli: teppisti danno fuoco a 5 bus in centro.
Cinque autobus di linea sono stati dati alle fiamme nel corso di un raid organizzato probabilmente dai disoccupati in piazza garibaldi, nella zona della Stazione centrale di Napoli. Sul posto e' arrivata la polizia che sta svolgendo indagini per scoprire gli autori del rogo.
Livorno: omicidio-suicidio, tragedia per gelosia marito.
Sarebbe stata la gelosia a spingere Paolo Giusti, 49 anni, a uccidere la moglie Elisabetta, 46 anni, e poi togliersi a sua volta la vita. E' l'ipotesi a cui stanno lavorando gli investigatori che indagano sull'omicidio-suicidio commesso nella notte in un casolare di San Pietro in Palazzi, frazione di Cecina (Livorno). La donna, casalinga sposata in seconde nozze da Giusti, ferroviere, e' stata uccisa con un colpo alla nuca, mentre l'uomo si e' puntato l'arma alla tempia. Secondo quanto riferito da alcuni conoscenti agli investigatori, l'uomo temeva che la moglie lo tradisse.
Fonte: - (Adnkronos) -
Torino: mette piede su nido vespe, muore operaio 51enne durante escursione.
E' andato a raccogliere funghi e ha messo inavvertitamente il piede su un alveare. E' morto ieri di shock anafilattico a Cumiana, nel torinese, a causa delle punture di vespe, un operaio di 51 anni, Antonio Debellis. L'uomo, originario di Matera ma residente a Grugliasco, paese della cintura di Torino, ha passato tutta la giornata a cercare funghi.
Dopo Roma tocca a Napoli: ''Basta con ''o sole mio', gondolieri cantino veneto''
''Il gondoliere che canta 'O sole mio' e non 'Ninetta monta in gondola'? E' frutto di una scarsa 'cultura' e di poca attenzione per l'identità veneta, che va a penalizzare la qualità dell'offerta turistica, perché offre un'immagine distorta della città di Venezia, quella di una nuova Disneyland, poco aderente al territorio''. Così la pensa Alberto Mazzonetto, consigliere comunale della Lega Nord, sul fatto che il repertorio dei gondolieri è ben poco veneziano e in gran parte meridionale. Il rappresentante del Carroccio a Ca' Farsetti ci tiene a precisare: ''Io non me la prendo certo con i gondolieri. La colpa - precisa all'ADNKRONOS - non è loro. Le responsabilità sono di chi ha diretto in questi anni l'Ente Gondola, che tra l'altro è sostenuto dal comune di Venezia con 600mila euro all'anno. Un organismo che ha un grande potere, visto che può sanzionare i gondolieri se ad esempio indossano scarpe da tennis, cosa proibita, e che ha un suo codice di disciplina e non è mai intervenuto per cambiare il repertorio dei gondolieri''.
''Quindi - continua Mazzonetto - ci sarebbero tutte le condizioni per dare delle regole precise anche in questo campo, purtroppo fino ad oggi non lo ha mai fatto''.
Immediata la replica di Nino D'Angelo, secondo cui la canzone napoletana è mondiale e non regionale : '''O sole mio' è una canzone nota e piace al mondo intero" sottolinea all'ADNKRONOS. "Credo che nessuno abbia imposto ai gondolieri di cantarla, ma è talmente bella... - ha detto - e credo che venga richiesta dagli stessi clienti che salgono sulla gondola, stranieri o italiani che siano. 'O sole mio' non è solo una canzone napoletana, ma è un inno del mondo - ha ribadito Nino D'Angelo - tutti conoscono e cantano questa canzone, una delle più belle al mondo. La conoscono anche negli Stati Uniti, in Giappone".
"Ma poi non hanno niente a cui pensare con tanti guai che ci sono - ha aggiunto l'artista - perché invece non pensano a far togliere quegli 'stampini' dalla scuola di Adro, considerato che siamo in Italia, e non mettono invece la bandiera italiana?".
Sulla questione, domani, 'Il Gazzettino Illustrato' pubblica un articolo in cui riporta la posizione dell''inventore' del business delle serenate, Armando Fabris, scomparso tre anni fa: ''Il turista vuole sentire le canzoni che conosce; si sa che queste napoletane hanno varcato gli oceani con Caruso; e poi non si fanno tante distinzioni, basta che sia musica italiana''.
La pensa così anche il presidente della nuova Associazione Culturale Musicale 'Note Veneziane', Michele Bozzato, ex gondoliere e oggi cantante. Bozzato dice di ''voler puntare ad un recupero della tradizione, proponendo maggiormente la canzone veneziana, anche se piano piano, col tempo. Bisogna, insomma, educare l'ascoltatore''.
Le canzoni italiane più diffuse sono principalmente canzoni scritte negli anni Cinquanta, con qualche eccezione risalente ai decenni precedenti ('Mamma') e successivi ('Parla più piano'): ma si va da 'Arrivederci Roma' a 'Volare' e ancora brani spagnoli e americani.
''Quindi - continua Mazzonetto - ci sarebbero tutte le condizioni per dare delle regole precise anche in questo campo, purtroppo fino ad oggi non lo ha mai fatto''.
Immediata la replica di Nino D'Angelo, secondo cui la canzone napoletana è mondiale e non regionale : '''O sole mio' è una canzone nota e piace al mondo intero" sottolinea all'ADNKRONOS. "Credo che nessuno abbia imposto ai gondolieri di cantarla, ma è talmente bella... - ha detto - e credo che venga richiesta dagli stessi clienti che salgono sulla gondola, stranieri o italiani che siano. 'O sole mio' non è solo una canzone napoletana, ma è un inno del mondo - ha ribadito Nino D'Angelo - tutti conoscono e cantano questa canzone, una delle più belle al mondo. La conoscono anche negli Stati Uniti, in Giappone".
"Ma poi non hanno niente a cui pensare con tanti guai che ci sono - ha aggiunto l'artista - perché invece non pensano a far togliere quegli 'stampini' dalla scuola di Adro, considerato che siamo in Italia, e non mettono invece la bandiera italiana?".
Sulla questione, domani, 'Il Gazzettino Illustrato' pubblica un articolo in cui riporta la posizione dell''inventore' del business delle serenate, Armando Fabris, scomparso tre anni fa: ''Il turista vuole sentire le canzoni che conosce; si sa che queste napoletane hanno varcato gli oceani con Caruso; e poi non si fanno tante distinzioni, basta che sia musica italiana''.
La pensa così anche il presidente della nuova Associazione Culturale Musicale 'Note Veneziane', Michele Bozzato, ex gondoliere e oggi cantante. Bozzato dice di ''voler puntare ad un recupero della tradizione, proponendo maggiormente la canzone veneziana, anche se piano piano, col tempo. Bisogna, insomma, educare l'ascoltatore''.
Le canzoni italiane più diffuse sono principalmente canzoni scritte negli anni Cinquanta, con qualche eccezione risalente ai decenni precedenti ('Mamma') e successivi ('Parla più piano'): ma si va da 'Arrivederci Roma' a 'Volare' e ancora brani spagnoli e americani.
mercoledì 29 settembre 2010
Notte di scontri a Terzigno,
Notte di scontri a Terzigno, nei pressi della discarica del Vesuvio. Tafferugli a più riprese tra polizia e dimostranti anti-discarica, circa 3.000. Il bilancio ancora una volta è molto grave. Nel corso degli scontri avvenuti nei pressi della rotonda panoramica 4 agenti del Reparto mobile sono stati feriti in modo non grave. I dimostranti cercavano di bloccare il passaggio di un'autocolonna con una quarantina di autocompattatori: c'è stata una carica della polizia e i camion sono passati e hanno sversato regolarmente. Poi altri blocchi, altre cariche. I dimostranti hanno lanciato anche alcune bottiglie molotov contro i camion una delle quali è andata a segno e ha completamente distrutto un autocompattatore.
Da un altro settore dei manifestanti sono stati lanciati fumogeni contro la polizia e contro i camion. Da una settimana durano le tensioni a Terzigno, dove cittadini, e comitati antidiscarica non vogliono l'apertura di un secondo sito nella zona vesuviana. Scontri quasi ogni notte ma, in nessun caso è stato arrestato un solo dimostrante mentre una decina tra poliziotti e carabinieri sono finiti all'ospedale.
Da un altro settore dei manifestanti sono stati lanciati fumogeni contro la polizia e contro i camion. Da una settimana durano le tensioni a Terzigno, dove cittadini, e comitati antidiscarica non vogliono l'apertura di un secondo sito nella zona vesuviana. Scontri quasi ogni notte ma, in nessun caso è stato arrestato un solo dimostrante mentre una decina tra poliziotti e carabinieri sono finiti all'ospedale.
Champions, l'Inter cala il poker, 4-0 al Werder Brema. Tripletta di Eto'o
Dopo la sconfitta in campionato in molti si aspettavano una reazione dell'Inter in Champions League. I nerazzurri non si sono fatti di certo pregare, asfaltando per 4-0 il Werder Brema e centrando così il primo successo stagionale nell'Europa che conta. Il titolo di mattatore della serata spetta di diritto a Samuel Eto'o, che con la sua tripletta è stato il principale artefice del successo sui tedeschi. In gol anche Sneijder, mentre l'ottima prova di Biabiany e Coutinho non ha fatto pesare le assenze di Milito e Pandev. Unica nota stonata della serata l'infortunio al ginocchio sinistro di Lucio, costretto ad abbandonare il campo a metà del secondo tempo.Nelle battute iniziali del match di San Siro il Werder parte all'attacco. A spaventare l'Inter nei primissimi minuti è Hugo Almeida, che prima si vede negare il gol su pallonetto da un recupero in extremis di Lucio, poi impegna Julio Cesar su punizione. I nerazzurri ci mettono poco a prendere le misure ai tedeschi e rispondono subito con una grande occasione non sfruttata da Coutinho, che di testa spedisce a lato una palla facile facile servita da Biabiany. Passano due minuti e la palla del vantaggio arriva sui piedi di Sneijder, ma Wiese si supera e devia la conclusione dalla breve distanza. Gli uomini di Benitez premono e al 21' trovano il meritato vantaggio, con Eto'o che servito da Cambiasso in area trova il varco giusto per battere l'estremo difensore tedesco. L'Inter insiste e dopo cinque minuti trova la rete del raddoppio, sempre con Eto', stavolta bravo nel controllare il pallone su lancio di Lucio e a battere Wiese sul primo palo. Il Werder è in balia dei nerazzurri, capaci di perforare la retroguardia tedesca ad ogni attacco. E così dopo un tentativo dalla distanza di Stankovic, al 34' arriva anche il 3-0. Il gol porta la firma di Sneijder, che a tu per tu con Wiese lo supera con un tocco morbido.
Nel secondo tempo l'Inter scende in campo con la forza dei nervi distesi. Il Werder prova subito ad approfittare della tranquillità dei Campioni d'Europa ancora con Hugo Almeida, fermato a tu per tu con Castellazzi per un fuorigioco dubbio. Passano pochi minuti e l'estremo difensore nerazzurro si deve superare sul tentativo sul secondo palo di Jensen. La risposta interista non si fa attendere ed è affidata al giovane Coutinho, che prima dribbla Mertesacker e poi scarica un tiro potente addosso a Wiese. Con il passare dei minuti la squadra allenata da Schaaf sembra tirare i remi in barca, mentre Lucio è costretto ad abbandonare il campo per un infortunio. L'Inter cerca così di approfittarne per dilagare, ma la punizione a giro di Sneijder è alta di un soffio. I ritmi si abbassano notevolmente, ma a dieci minuti dal termine i nerazzurri mettono dentro il pallone del 4-0. In gol ancora una volta Eto'o, che supera Wiese in uscita e deposita in rete a porta vuota, realizzando così la prima tripletta in nerazzurro.
Nel secondo tempo l'Inter scende in campo con la forza dei nervi distesi. Il Werder prova subito ad approfittare della tranquillità dei Campioni d'Europa ancora con Hugo Almeida, fermato a tu per tu con Castellazzi per un fuorigioco dubbio. Passano pochi minuti e l'estremo difensore nerazzurro si deve superare sul tentativo sul secondo palo di Jensen. La risposta interista non si fa attendere ed è affidata al giovane Coutinho, che prima dribbla Mertesacker e poi scarica un tiro potente addosso a Wiese. Con il passare dei minuti la squadra allenata da Schaaf sembra tirare i remi in barca, mentre Lucio è costretto ad abbandonare il campo per un infortunio. L'Inter cerca così di approfittarne per dilagare, ma la punizione a giro di Sneijder è alta di un soffio. I ritmi si abbassano notevolmente, ma a dieci minuti dal termine i nerazzurri mettono dentro il pallone del 4-0. In gol ancora una volta Eto'o, che supera Wiese in uscita e deposita in rete a porta vuota, realizzando così la prima tripletta in nerazzurro.
Noto avvocato penalista gambizzato a Roma
Un noto avvocato penalista è stato gambizzato in serata all'interno del suo studio, in via Ruggero Fauro ai Parioli, a Roma. Il legale, Piergiorgio Manca, 64 anni, sarebbe stato raggiunto da più colpi d'arma da fuoco. Ad agire sarebbero state due persone fuggite poi in scooter. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire quanto avvenuto e se già in passato l'avvocato Manca era stato in qualche modo oggetto di minacce od intimidazioni.
martedì 28 settembre 2010
Firenze, maltrattamenti e botte ai bambini: indagate dalla Procura due maestre d'asilo
La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo, iscrivendo nel registro degli indagati due maestre di un asilo della provincia, accusate di abuso di mezzi di correzione. Si tratta di una maestra e di una supplente, di 59 e 60 anni, che durante il normale orario di lavoro avrebbero maltrattato dei bimbi di cinque anni che le famiglie affidavano loro alcune ore al giorno. In particolare, uno dei bambini ha raccontato alla madre di essere stato picchiato dalla maestra. Subito i genitori hanno presentato una denuncia ai carabinieri.Poi, un altro bambino, anche questo di cinque anni, si e' fatto avanti raccontando ai genitori di avere visto una maestra picchiare un compagno mentre si trovava all'interno dell'asilo. Anche in questo caso i genitori hanno fatto denuncia ai carabinieri. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i fatti si sarebbero verificati tra febbraio e aprile di quest'anno. Ieri i due piccoli sono stati ascoltati dal Tribunale di Firenze, nel corso di un incidente probatorio, e avrebbero confermato le accuse nei confronti della maestra e della supplente.
Dopo avere ricevuto le due denunce, i militari avevano deciso di installare delle telecamere nascoste all'interno dell'asilo, nel tentativo di trovare un riscontro a quanto raccontato dai due minori. Ma quando tutto era pronto, la maestra si e' messa in aspettativa per problemi familiari. A quel punto si e' reso necessario l'incidente probatorio per ascoltare i piccoli.
Dopo avere ricevuto le due denunce, i militari avevano deciso di installare delle telecamere nascoste all'interno dell'asilo, nel tentativo di trovare un riscontro a quanto raccontato dai due minori. Ma quando tutto era pronto, la maestra si e' messa in aspettativa per problemi familiari. A quel punto si e' reso necessario l'incidente probatorio per ascoltare i piccoli.
Droga: blitz Gdf contro organizzazione internazionale di trafficanti, 22 arresti
Si è conclusa con l'arresto di 22 persone il blitz dei finanzieri di Perugia che hanno sgominato una organizzazione internazionale dedita al traffico di stupefacenti. L'indagine, partita nel 2008, ha permesso di smascherare il sodalizio criminale attivo sul territorio umbro con ramificazioni in Abruzzo, Marche, Emilia Romagna e Lombardia.
Straordinario e compensi per incrementi di produttività
Importante!!!
Andate su questo link per ultimi aggionamenti inerenti alla detassazione al 10%
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/wcm/connect/Nsilib/Nsi/
Crisi economica, lavoratori in piazza in tutta Europa: 100mila attesi a Bruxelles
Domani in piazza i lavoratori di tutta Europa. La mobilitazione che avrà il suo 'epicentro' a Bruxelles dove sono attesi in 100mila, in concomitanza con l'incontro dei ministri europei delle Finanze, è promossa dal sindacato europeo, Ces. Una giornata di azione unitaria contro una politica di austerità per rivendicare misure che favoriscano il lavoro, la giustizia sociale e la solidarietà, che vedrà manifestazioni in contemporanea nella maggiori capitali del vecchio continente, dallo sciopero generale proclamato dai sindacati in Spagna, alle proteste annunciate in Francia, fino alle mobilitazioni in programma in Portogallo, Irlanda, Lettonia, Polonia, Cipro, Romania, Repubblica Ceca, Lituania e Serbia.''Daremo voce alle preoccupazioni circa il contesto economico e sociale. Siamo particolarmente preoccupati per l'aumento della disoccupazione e la crescita delle diseguaglianze. Per rispondere all'aumento della precarietà la risposta deve essere lavoro di qualità", spiega il segretario generale della Ces, John Monks, che incontrerà il presidente della Commissione europea Barroso e l'attuale presidente del Consiglio europeo Leterme al termine della manifestazione.
In Italia saranno tre le piazze coinvolte parallelamente: Roma, Napoli e Venezia. A promuovere l'iniziativa è la Cgil. ''Una giornata che punta a far diventare significativo il grido d'allarme che da tempo qui in Italia denunciamo'', spiega il leader della confederazione di Corso Italia, Guglielmo Epifani, che chiuderà la manifestazione prevista nel pomeriggio a piazza Farnese. ''In quasi tutti i paesi europei i tagli hanno colpito il lavoro, lo sviluppo e l'occupazione. Per questo occorre dare dimostrazione dell'unità d'azione delle nostre battaglie con quelle della Confederazione europea'', conclude Epifani.
Presenti all'evento italiano anche rapppresentanti sindacali tedeschi, spagnoli greci e francesi. Un'attenzione particolare sarà inoltre rivolta alla lotta contro la precarietà nel settore della conoscenza. E' per questo che tra gli 'ospiti' ci sarà anche Giacomo Russo, precario palermitano della scuola, noto alle cronache per lo sciopero della fame. L'intrattenimento musicale sarà invece garantito dal gruppo musicale Tetes de Bois e l'intera manifestazione verrà trasmessa in diretta audio e video sulla webtv della Cgil.
''Quella di domani è una sfida importantissima - dice Nicoletta Rocchi, responsabile per la Cgil del dipartimento internazionale - Peccato che i media non se ne occupino e non abbiano colto la straordinaria portata di una giornata di mobilitazione che coinvolgerà tutti i lavoratori d'Europa. Dovrebbe essere un elemento di riflessione per tutti i governi europei''.
Grandi assenti le confederazioni 'cugine', come sottolinea Giorgio Cremaschi, della Fiom. "Ci saranno tutti meno due: la Cisl e la Uil - rimarca - Tutti i sindacati in Europa dicono basta con queste politiche, tranne Cisl e Uil che invece le condividono e che sono diventate le organizzazioni che più sostengono e appoggiano il governo Berlusconi".
"Il 29 settembre, d'altra parte, Cisl e Uil saranno impegnate in altro - afferma Cremaschi - A concordare con la Federmeccanica la distruzione del contratto nazionale, estendendo a tutti i lavoratori le deroghe e le negazioni dei diritti imposte dalla Fiat a Pomigliano. Tutti i sindacati europei lottano per conservare o estendere il contratto nazionale, Cisl e Uil operano assieme alla Confindustria e al governo per distruggerlo".
A stretto giro la replica della segretaria confederale della Cisl, Liliana Ocmin. "Cremaschi sbaglia. Saremo almeno in 200, tra delegati e attivisti Cisl, a Bruxelles domani", dice Ocmin, ricordando come il sindacato di via Po abbia sostenuto la mobilitazione della Ces "fin dal momento in cui è stata decisa".
"Quanto agli obiettivi che il sindacato europeo rivendica - conclude - la Cisl li ritiene talmente corretti e fondamentali, che li ha ulteriormente elaborati a livello nazionale e il prossimo 9 ottobre saremo tutti in piazza insieme alla Uil per una grande manifestazione, dove, lontani da ogni ingerenza politica, rivendicheremo una riforma del sistema fiscale italiano".
In Italia saranno tre le piazze coinvolte parallelamente: Roma, Napoli e Venezia. A promuovere l'iniziativa è la Cgil. ''Una giornata che punta a far diventare significativo il grido d'allarme che da tempo qui in Italia denunciamo'', spiega il leader della confederazione di Corso Italia, Guglielmo Epifani, che chiuderà la manifestazione prevista nel pomeriggio a piazza Farnese. ''In quasi tutti i paesi europei i tagli hanno colpito il lavoro, lo sviluppo e l'occupazione. Per questo occorre dare dimostrazione dell'unità d'azione delle nostre battaglie con quelle della Confederazione europea'', conclude Epifani.
Presenti all'evento italiano anche rapppresentanti sindacali tedeschi, spagnoli greci e francesi. Un'attenzione particolare sarà inoltre rivolta alla lotta contro la precarietà nel settore della conoscenza. E' per questo che tra gli 'ospiti' ci sarà anche Giacomo Russo, precario palermitano della scuola, noto alle cronache per lo sciopero della fame. L'intrattenimento musicale sarà invece garantito dal gruppo musicale Tetes de Bois e l'intera manifestazione verrà trasmessa in diretta audio e video sulla webtv della Cgil.
''Quella di domani è una sfida importantissima - dice Nicoletta Rocchi, responsabile per la Cgil del dipartimento internazionale - Peccato che i media non se ne occupino e non abbiano colto la straordinaria portata di una giornata di mobilitazione che coinvolgerà tutti i lavoratori d'Europa. Dovrebbe essere un elemento di riflessione per tutti i governi europei''.
Grandi assenti le confederazioni 'cugine', come sottolinea Giorgio Cremaschi, della Fiom. "Ci saranno tutti meno due: la Cisl e la Uil - rimarca - Tutti i sindacati in Europa dicono basta con queste politiche, tranne Cisl e Uil che invece le condividono e che sono diventate le organizzazioni che più sostengono e appoggiano il governo Berlusconi".
"Il 29 settembre, d'altra parte, Cisl e Uil saranno impegnate in altro - afferma Cremaschi - A concordare con la Federmeccanica la distruzione del contratto nazionale, estendendo a tutti i lavoratori le deroghe e le negazioni dei diritti imposte dalla Fiat a Pomigliano. Tutti i sindacati europei lottano per conservare o estendere il contratto nazionale, Cisl e Uil operano assieme alla Confindustria e al governo per distruggerlo".
A stretto giro la replica della segretaria confederale della Cisl, Liliana Ocmin. "Cremaschi sbaglia. Saremo almeno in 200, tra delegati e attivisti Cisl, a Bruxelles domani", dice Ocmin, ricordando come il sindacato di via Po abbia sostenuto la mobilitazione della Ces "fin dal momento in cui è stata decisa".
"Quanto agli obiettivi che il sindacato europeo rivendica - conclude - la Cisl li ritiene talmente corretti e fondamentali, che li ha ulteriormente elaborati a livello nazionale e il prossimo 9 ottobre saremo tutti in piazza insieme alla Uil per una grande manifestazione, dove, lontani da ogni ingerenza politica, rivendicheremo una riforma del sistema fiscale italiano".
Rifiuti: assalto nel napoletano ai camion della spazzatura, autisti minacciati con pistole
La scorsa notte, poco dopo la mezzanotte banditi armati di pistole hanno bloccato due camion che facevano parte di una autocolonna di circa 30 mezzi e si stavano recando a sversare la spazzatura in una discarica che stavano percorrendo San Giuseppe Vesuviano, nel napoletano. I due camion bloccati sono entrambi della 'Quarto Multiservizi'. Nell'autocolonna si trovavano autocompattatori di varie aziende e citta'. Non si sa se la scelta dei due camion che servono la citta' di Quarto (Napoli) sia stata casuale oppure mirata. La colonna di mezzi era scortata dalla polizia sia in testa che in coda ma il blitz e' avvenuto al centro dell'autocolonna.
lunedì 27 settembre 2010
Liberi il sindacalista e l'impiegata arrestati sabato per estorsione.
Firenze, 27 settembre 2010 (articolo da : La Nazione) - Il sindacalista della Fisac-Cgil e l'impiegata arrestati sabato scorso con l'accusa di aver chiesto soldi al titolare di un'agenzia assicurativa in cambio dell'impegno di chiudere una vertenza di lavoro legata al licenziamento della donna, sono stati rimessi in libertà.
Stamani il gip di Firenze Antonio Pezzuti ha convalidato l'arresto ma, dopo aver interrogato i due indagati, ha ritenuto di non dover applicare misure cautelari a loro carico e li ha rimessi in libertà. Il pm Christine von Borries, invece, aveva chiesto per entrambi l'arresto in carcere.
Le indagini dei carabinieri erano partite dalla denuncia dei titolari dell'agenzia di assicurazioni dove l'impiegata, 49 anni di Scandicci, era assunta a tempo indeterminato dal 25 agosto scorso; nel periodo di prova la donna, però, è stata licenziata e lei stessa, contestualmente alla lettera di licenziamento, ha spedito un certificato medico, dovuto ad uno stato di malattia, rendendo così non immediato il suo allontanamento dal posto di lavoro. L'impiegata si è anche rivolta al sindacato Fisac-Cgil che ha avviato una trattativa.
Poi venerdì scorso i carabinieri hanno arrestato i due in un bar trovando nella borsa dell'impiegata 1800 euro consegnati dalla titolare dell'agenzia come prezzo della presunta estorsione. ''L'accusa - ricostruisce i fatti, con una nota, il segretario della Cgil di Firenze Mauro Fuso - è legata alla presunta minaccia dell'utilizzo della malattia, minaccia tutta da verificare nel corso del procedimento quando e se dovesse esserci il processo e non l'archiviazione. L'augurio è che si arrivi il più in fretta possibile a definire per intero questa vicenda nata in un contesto di normalità''. ''Una lavoratrice licenziata al termine del periodo di prova - prosegue Fuso - apre un contenzioso con il datore di lavoro e chiede alla Cgil di rappresentarla, in questo ambito viene chiesto un indennizzo. Se lungo questo percorso assolutamente normale ci sono state deviazioni tale da prefigurare un qualche reato dovrà stabilirlo il giudice. Nel mezzo c'è un fatto, cioè che l'arresto del sindacalista e della lavoratrice fin dai primi momenti ci è sembrato eccessivo''.
Stamani il gip di Firenze Antonio Pezzuti ha convalidato l'arresto ma, dopo aver interrogato i due indagati, ha ritenuto di non dover applicare misure cautelari a loro carico e li ha rimessi in libertà. Il pm Christine von Borries, invece, aveva chiesto per entrambi l'arresto in carcere.
Le indagini dei carabinieri erano partite dalla denuncia dei titolari dell'agenzia di assicurazioni dove l'impiegata, 49 anni di Scandicci, era assunta a tempo indeterminato dal 25 agosto scorso; nel periodo di prova la donna, però, è stata licenziata e lei stessa, contestualmente alla lettera di licenziamento, ha spedito un certificato medico, dovuto ad uno stato di malattia, rendendo così non immediato il suo allontanamento dal posto di lavoro. L'impiegata si è anche rivolta al sindacato Fisac-Cgil che ha avviato una trattativa.
Poi venerdì scorso i carabinieri hanno arrestato i due in un bar trovando nella borsa dell'impiegata 1800 euro consegnati dalla titolare dell'agenzia come prezzo della presunta estorsione. ''L'accusa - ricostruisce i fatti, con una nota, il segretario della Cgil di Firenze Mauro Fuso - è legata alla presunta minaccia dell'utilizzo della malattia, minaccia tutta da verificare nel corso del procedimento quando e se dovesse esserci il processo e non l'archiviazione. L'augurio è che si arrivi il più in fretta possibile a definire per intero questa vicenda nata in un contesto di normalità''. ''Una lavoratrice licenziata al termine del periodo di prova - prosegue Fuso - apre un contenzioso con il datore di lavoro e chiede alla Cgil di rappresentarla, in questo ambito viene chiesto un indennizzo. Se lungo questo percorso assolutamente normale ci sono state deviazioni tale da prefigurare un qualche reato dovrà stabilirlo il giudice. Nel mezzo c'è un fatto, cioè che l'arresto del sindacalista e della lavoratrice fin dai primi momenti ci è sembrato eccessivo''.
Spacciava hashish
Spacciava hashish in Santa Croce, proprio sotto la statua di Dante. Ma la cosa non è sfuggita agli agenti delle volanti che ieri sera alle 23 hanno arrestato un libanese dell’82 sorprendendolo in flagranza di reato dopo un breve appostamento nella via limitrofa.
Lo straniero, conosciuto alle forze dell’ordine per i suoi specifici precedenti di polizia, accompagnato da un complice, aveva da poco ceduto una dose (1,39 grammi) di hashish ad un uomo italiano per la somma di 15 euro quando è stato bloccato dagli operatori in via Magliabechi unitamente all’acquirente.
Il complice, vista la mala parata, si è dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Recuperato il denaro e la sostanza stupefacente.
Lo straniero, conosciuto alle forze dell’ordine per i suoi specifici precedenti di polizia, accompagnato da un complice, aveva da poco ceduto una dose (1,39 grammi) di hashish ad un uomo italiano per la somma di 15 euro quando è stato bloccato dagli operatori in via Magliabechi unitamente all’acquirente.
Il complice, vista la mala parata, si è dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Recuperato il denaro e la sostanza stupefacente.
Vandali alla scuola Mameli Aule messe a soqquadro
Potrebbero essere entrati da una finestra lasciata inavvertitamente socchiusa i vandali che, questa notte, hanno compiuto un raid vandalico all'interno della scuola, materna ed elementare, Mameli, in via Corsali.
Il personale, all'arrivo nella scuola, ha scoperto che ignoti avevano messo a soqquadro alcune aule, imbrattando i muri con scritte, realizzate con vernice spray, di insulti alle forze dell'ordine e anche del tipo 'Forza Rossi' e 'Forza Azzurri' che, forse, potrebbero riferirsi ai colori di due squadra del Calcio storico fiorentino. Inoltre alcuni armadietti erano stati danneggiati. I vandali hanno anche mangiato le merendine dei bambini, lasciando le carte delle confezioni nel giardino dell'istituto assieme alle bombolette di vernice vuote.
Nessun problema per l'attività didattica, anche se alcuni genitori hanno preferito riportare a casa i loro figli in attesa che venisse completata la pulizia dei locali. Su richiesta del dirigente scolastico sono intervenuti i carabinieri.
Il personale, all'arrivo nella scuola, ha scoperto che ignoti avevano messo a soqquadro alcune aule, imbrattando i muri con scritte, realizzate con vernice spray, di insulti alle forze dell'ordine e anche del tipo 'Forza Rossi' e 'Forza Azzurri' che, forse, potrebbero riferirsi ai colori di due squadra del Calcio storico fiorentino. Inoltre alcuni armadietti erano stati danneggiati. I vandali hanno anche mangiato le merendine dei bambini, lasciando le carte delle confezioni nel giardino dell'istituto assieme alle bombolette di vernice vuote.
Nessun problema per l'attività didattica, anche se alcuni genitori hanno preferito riportare a casa i loro figli in attesa che venisse completata la pulizia dei locali. Su richiesta del dirigente scolastico sono intervenuti i carabinieri.
Là dove c'era il cinema ora c'è... un Hard Rock Cafè
La grande catena internazionale dell' Hard Rock cafè ha stretto stamani un iniziale accordo con la proprietà del cinema Gambrinus, in base al quale il celebre locale dall'insegna gialla potrebbe aprire al posto della storica sala del centro fiorentino, ormai chiusa da molti anni.
La notizia si è appresa oggi, a margine dei lavori del consiglio comunale. Si tratta di un'ipotesi gradita al sindaco Matteo Renzi, che, questo pomeriggio, ha espresso soddisfazione per l'accordo: ''Grazie a questa intesa - ha commentato - riaprirà una realtà bellissima, chiusa da tanto tempo, ed allo stesso tempo Firenze avrà una nuova, una grande grande struttura dedicata alla produzione di cultura contemporanea''.
La notizia si è appresa oggi, a margine dei lavori del consiglio comunale. Si tratta di un'ipotesi gradita al sindaco Matteo Renzi, che, questo pomeriggio, ha espresso soddisfazione per l'accordo: ''Grazie a questa intesa - ha commentato - riaprirà una realtà bellissima, chiusa da tanto tempo, ed allo stesso tempo Firenze avrà una nuova, una grande grande struttura dedicata alla produzione di cultura contemporanea''.
Ruba identità per prostituirsi Smascherata dalle impronte
Firenze, 27 settembre 2010 - Ha 'rubato' l'identità a una connazionale in possesso di cittadinanza italiana e con il documento intestato a quest'ultima si prostituiva a Firenze, riuscendo ad evitare controlli ed identificazioni da parte della polizia. Ma proprio quel documento italiano ha finito per insospettire i poliziotti della sezione buoncostume della squadra mobile, che hanno dato il via ad ulteriori accertamenti nei confronti dei una giovane donna, 25 anni, che risultava nata a Montevideo, in Uruguay, da genitori italiani.
Le impronte digitali hanno così smascherato la prostituta e il suo escamotage: la donna è stata arrestata per possesso di documenti contraffatti e false attestazioni. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, la donna era riuscita ad ottenere, in patria, un falso documento di nascita di una connazionale di 28 anni. Una volta giunta in Italia con un visto turistico, ha denunciato la scomparsa del passaporto e, con il falso documento di nascita, è riuscita ad ottenere una carta d'identità italiana con le generalità dell'ignara connazionale. Quella che mostrava ad ogni controllo da parte delle forze dell'ordine; con quel documento, si era perfino sposata con un uruguaiano, facendo così acquisire anche a lui la cittadinanza.
Le impronte digitali hanno così smascherato la prostituta e il suo escamotage: la donna è stata arrestata per possesso di documenti contraffatti e false attestazioni. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, la donna era riuscita ad ottenere, in patria, un falso documento di nascita di una connazionale di 28 anni. Una volta giunta in Italia con un visto turistico, ha denunciato la scomparsa del passaporto e, con il falso documento di nascita, è riuscita ad ottenere una carta d'identità italiana con le generalità dell'ignara connazionale. Quella che mostrava ad ogni controllo da parte delle forze dell'ordine; con quel documento, si era perfino sposata con un uruguaiano, facendo così acquisire anche a lui la cittadinanza.
domenica 26 settembre 2010
Roma, barista in coma dopo pestaggio alla Magliana: arrestati quattro romeni
I Carabinieri del Nucleo investigativo di Roma, con l'arresto per tentato omicidio di 4 ragazzi romeni, tra i 22 e i 30 anni, hanno risolto il giallo relativo alla brutale aggressione subita, lo scorso 7 settembre in via della Magliana, da Ennio Casale, barista romano di 63 anni che lavora in un caffè a piazza Santa Maria Maggiore. Uno dei quattro fermati ha confessato e ora i militari stanno valutando le dichiarazioni.L'uomo stava rientrando a casa quando fu aggredito a scopo di rapina e pestato dai balordi che lo lasciarono a terra privo di sensi. Da allora non ha più ripreso conoscenza e si trova tuttora ricoverato in ospedale, in coma. Le immediate indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno consentito di giungere all'identificazione degli autori, tre dei quali già con precedenti penali.
Le indagini sono partite da un video dell'aggressione, nella quale si è notato una vistosa fasciatura al braccio sinistro di uno degli aggressori. Dopo aver svolto delle indagini presso gli ospedali della città, i carabinieri sono risaliti a un cittadino romeno di 27 anni. I militari, con una serie di servizi di monitoraggio anche nei campi nomadi, e di alcune testimonianze, sono riusciti a identificare anche altri tre dei sei partecipanti all'aggressione, tutti cittadini romeni e frequentatori della zona Termini.
L'aggredito si trovava sullo stesso autobus dei suoi aggressori che sono scesi alla sua stessa fermata e lo hanno colpito ad appena 50 metri da casa sua. L'uomo è stato identificato dai carabinieri grazie alla marca di un caffè riportata nel grembiule da lavoro che teneva addosso, poiché il borsello con i documenti gli era stato rubato dagli aggressori.
Il 63enne, in coma farmacologico, si trova presso l'ospedale Umberto I. I quattro fermati, delle età di 22, 27, 30 e 28 anni, sono accusati di furto e tentato omicidio. Degli altri due aggressori che non sono stati identificati si hanno invece pochissime notizie, perciò sono ancora in corso le indagini.
Le indagini sono partite da un video dell'aggressione, nella quale si è notato una vistosa fasciatura al braccio sinistro di uno degli aggressori. Dopo aver svolto delle indagini presso gli ospedali della città, i carabinieri sono risaliti a un cittadino romeno di 27 anni. I militari, con una serie di servizi di monitoraggio anche nei campi nomadi, e di alcune testimonianze, sono riusciti a identificare anche altri tre dei sei partecipanti all'aggressione, tutti cittadini romeni e frequentatori della zona Termini.
L'aggredito si trovava sullo stesso autobus dei suoi aggressori che sono scesi alla sua stessa fermata e lo hanno colpito ad appena 50 metri da casa sua. L'uomo è stato identificato dai carabinieri grazie alla marca di un caffè riportata nel grembiule da lavoro che teneva addosso, poiché il borsello con i documenti gli era stato rubato dagli aggressori.
Il 63enne, in coma farmacologico, si trova presso l'ospedale Umberto I. I quattro fermati, delle età di 22, 27, 30 e 28 anni, sono accusati di furto e tentato omicidio. Degli altri due aggressori che non sono stati identificati si hanno invece pochissime notizie, perciò sono ancora in corso le indagini.
Roma, una festa tra romeni finisce in tragedia: ucciso a coltellate un 32enne
Tra romeni si festeggiava un compleanno ma la baldoria è durata poco. Una rissa scoppiata all'improvviso la notte scorsa, intorno alle 3, in un appartamento di Lanuvio, alle porte di Roma, è finita in tragedia. Al culmine della colluttazione uno dei partecipanti alla festa ha estratto un coltello e ha ferito a morte un suo connazionale di 32 anni. Inutile la corsa all'ospedale di Aprilia (Lt), dove la vittima, è deceduta poco dopo il suo arrivo.
Dopo le coltellate, l'omicida è scappato a piedi riuscendo, per il momento, a far perdere le proprie tracce. I carabinieri del Comando provinciale di Roma hanno avviato una massiccia caccia all'uomo alla quale stanno prendendo parte, oltre a decine di pattuglie impiegate in numerosi posti blocco in tutta la zona a Sud della Capitale, un elicottero, alzatosi in volo dalla base di Pratica di Mare, e le unità cinofile.
Dopo le coltellate, l'omicida è scappato a piedi riuscendo, per il momento, a far perdere le proprie tracce. I carabinieri del Comando provinciale di Roma hanno avviato una massiccia caccia all'uomo alla quale stanno prendendo parte, oltre a decine di pattuglie impiegate in numerosi posti blocco in tutta la zona a Sud della Capitale, un elicottero, alzatosi in volo dalla base di Pratica di Mare, e le unità cinofile.
sabato 25 settembre 2010
GDF: trasportavano oltre 192mila euro di valuta, fermate 8 persone .
Negli ultimi giorni i finanzieri di servizio presso l’Aeroporto di Firenze ed i funzionari dell’Agenzia delle Dogane hanno individuato 8 soggetti (6 cinesi, 1 italiano, 1 greco), in transito presso lo scalo fiorentino, in possesso di somme di denaro non dichiarate superiori al limite stabilito dalla vigente normativa. Complessivamente sono stati individuati, occultati in borse o sulla persona, oltre 192.000 euro.
Lo scalo di Peretola si conferma area fortemente sensibile a questo tipo di illecito che si perfeziona allorquando i passeggeri non segnalano il trasferimento, da e per l’estero, di denaro oltre una certa soglia. La normativa in vigore impone a chiunque, sia in entrata che in uscita dal territorio nazionale, di dichiarare all’autorità doganale il possesso di somme di denaro superiore a euro 10.000.
Nei primi 8 mesi dell’anno i militari della Guardia di Finanza ed i funzionari dell’Agenzia delle Dogane in servizio presso l’Aeroporto di Firenze hanno sottoposto a controlli valutari viaggiatori di tutte le nazionalità in transito presso lo scalo fiorentino. Di questi 62 sono risultati in possesso di denaro fuori dai limiti di legge, per un valore di oltre € 1,8 milioni. La metà dei soggetti sanzionati (29) sono di etnia cinese (euro719.000, pari al 40% dell’intera somma rinvenuta). La restante parte è suddivisa tra passeggeri di altre nazionalità: italiani, giapponesi, spagnoli, canadesi, ecc. Complessivamente sono state irrogate sanzioni amministrative pari a euro 215.289.I metodi di occultamento sono sempre i più vari ed fantasiosi. Si passa da soldi ritrovati nel caffè od orzo, a quelli rinvenuti in appositi nascondigli ricavati in panciere o cinture, da vani ricavati in borse o valige ad intercapedini ottenuti in pupazzi di peluche.
Lo scalo di Peretola si conferma area fortemente sensibile a questo tipo di illecito che si perfeziona allorquando i passeggeri non segnalano il trasferimento, da e per l’estero, di denaro oltre una certa soglia. La normativa in vigore impone a chiunque, sia in entrata che in uscita dal territorio nazionale, di dichiarare all’autorità doganale il possesso di somme di denaro superiore a euro 10.000.
Nei primi 8 mesi dell’anno i militari della Guardia di Finanza ed i funzionari dell’Agenzia delle Dogane in servizio presso l’Aeroporto di Firenze hanno sottoposto a controlli valutari viaggiatori di tutte le nazionalità in transito presso lo scalo fiorentino. Di questi 62 sono risultati in possesso di denaro fuori dai limiti di legge, per un valore di oltre € 1,8 milioni. La metà dei soggetti sanzionati (29) sono di etnia cinese (euro719.000, pari al 40% dell’intera somma rinvenuta). La restante parte è suddivisa tra passeggeri di altre nazionalità: italiani, giapponesi, spagnoli, canadesi, ecc. Complessivamente sono state irrogate sanzioni amministrative pari a euro 215.289.I metodi di occultamento sono sempre i più vari ed fantasiosi. Si passa da soldi ritrovati nel caffè od orzo, a quelli rinvenuti in appositi nascondigli ricavati in panciere o cinture, da vani ricavati in borse o valige ad intercapedini ottenuti in pupazzi di peluche.
Il fiume Arno sarà pulito al 100% entro il 2015
“Entro il 2015 nell’area metropolitana fiorentina non verranno più scaricate acque reflue in Arno e Firenze sarà il primo territorio d’Italia ad essere depurato al 100%”. Parola di Erasmo D’Angelis, presidente di Publiacqua, che si è così pronunciato tagliando il nastro per il cantiere per la creazione dell’emissario di riva sinistra dell’Arno, ovvero la maxiconduttura che raccoglierà tutti gli scarichi fognari fiorentini (che ad oggi finiscono in Arno senza essere trattati) per convogliarli al depuratore di San Colombano.L’operazione “Arno pulito” era già stata ventilata ai primi di luglio, quando Publiacqua disse che tra cinque anni si sarebbe potuto fare il bagno in un Arno limpido e pulito, proprio come si faceva negli anni Cinquanta. Oggi è arrivato l’ok definitivo. L’intera opera costerà 71,5 milioni di euro e durerà circa 40 mesi. Sarà lunga 7,4 km e raccoglierà gli scarichi di 140 mila fiorentini. Per portarla a compimento, verranno interrati circa 800 segmenti di un maxitubo che correrà per 6,8 km sull’argine dell’Arno, al quale si aggiungerà una conduttura lunga 600 metri, che raccoglierà i reflui che si gettano attualmente nel Fosso degli Ortolani. Saranno raccolti anche gli scarichi di Bagno a Ripoli, dove risiedono 20 mila abitanti.Parte così un’opera importante per la città e i cittadini. Cominciata nel 2000, vide una battuta d’arresto nel 2004 a causa della necessità di bonifica dei terreni interessati dai lavori da ordigni bellici e da 30 mila tonnellate di rifiuti sepolti abusivamente sotto al terreno. Oggi il progetto riprende quota e sembra con decisione. Il sindaco Matteo Renzi ha così commentato l’inizio dei lavori: “Inizia il conto alla rovescia perchè tutta Firenze sia finalmente collegata al depuratore. Dopo decenni di alibi e rinvii, si fa sul serio e noi ambientalisti del fare non accetteremo neanche un giorno di ritardo”.
venerdì 24 settembre 2010
Siena, sgominata banda di rapinatori di gioiellerie: arrestati gli ultimi 2 banditi
A conclusione dell'operazione 'Strike' condotta dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Siena, sono stati arrestati ieri mattina, a Napoli, altri due rapinatori, entrambi partenopei di 40 e 30 anni, appartenenti a un gruppo criminale specializzato in rapine nelle gioiellerie. Con questi due arresti si chiude il cerchio sui numerosi colpi messi a segno dalla banda, a partire dal 2008, principalmente in Toscana.
Gli investigatori erano infatti sulle tracce dell'organizzazione fin dalla primavera dello stesso anno, quando due grosse rapine vennero consumate a Siena e in provincia, a San Rocco a Pilli. Nel corso di quest'ultima, in particolare, uno dei rapinatori venne colpito con il fucile dal gioielliere e rimase ucciso.
Gli altri componenti del gruppo erano stati gia' assicurati alla giustizia il 31 ottobre del 2008 dagli uomini della Squadra Mobile senese. I particolari dell'operazione verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terra' stamattina alle 10.45, nella sede della Questura di Siena.
Gli investigatori erano infatti sulle tracce dell'organizzazione fin dalla primavera dello stesso anno, quando due grosse rapine vennero consumate a Siena e in provincia, a San Rocco a Pilli. Nel corso di quest'ultima, in particolare, uno dei rapinatori venne colpito con il fucile dal gioielliere e rimase ucciso.
Gli altri componenti del gruppo erano stati gia' assicurati alla giustizia il 31 ottobre del 2008 dagli uomini della Squadra Mobile senese. I particolari dell'operazione verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terra' stamattina alle 10.45, nella sede della Questura di Siena.
Lettera con bossoli firmata Br per Violante e la moglie recapitata all'Adnkronos
Roma - (Adnkronos) - Sono in corso rilievi della Digos sulla missiva che è stata recapitata questa mattina nella sede dell'agenzia di stampa a Roma (FOTO 1-2) (VIDEO). ''Abbiamo deciso di condannare Luciano Violante e sua moglie De Marco Giulia servi dello Stato al servizio della destra'', si legge nella missiva.
Atterraggio fuori pista per airbus a Palermo. Tre feriti lievi tra i passeggeri .
Un airbus 300 della compagnia Wind-Jet è finito fuori pista durante la fase di atterraggio all'aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo. In corso c'era una forte pioggia. Il velivolo proveniva da Roma, con a bordo 129 persone. Aeroporto momentaneamente chiuso.
giovedì 23 settembre 2010
Un uomo uccide la madre e si suicida.
Un uomo ha ucciso la madre a colpi di pistola poi si e' suicidato con la stessa arma. E' accaduto questa sera a Bussoleno (Torino). Secondo la prima ricostruzione dell'accaduto, il fatto e' avvenuto intorno alle 19,30 quando l'uomo, un disabile psichico, ha sparato alla madre. Dopo avere ucciso la donna ha rivolto la pistola contro se stesso. E' avvenuto in una casa di borgata Argiassera. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri.
Eseguita la condanna a morte di Teresa.
WASHINGTON, 24 SET - E' stata uccisa in Virginia con iniezione letale Teresa Lewis, la 41enne disabile mentale condannata a morte per un duplice omicidio. La donna e' deceduta alle 21:13 di ieri ora locale (le 3:13 di oggi in Italia) nel 'braccio della morte' del Greensville Correctional Center. Tante le voci a livello internazionale chi si erano alzate chiedendo che la donna venisse graziata. La Lewis e' la dodicesima donna che viene giustiziata negli Usa dalla reintroduzione della pena di morte nel 1976.
Juventus-Palermo 1-3
Il Palermo batte la Juventus 3-1 nel posticipo della 4/a giornata di A. Pastore, Ilicic e Bovo per i rosanero, Iaquinta per i bianconeri. Al 2' Palermo in vantaggio con Pastore che ribadisce in rete una respinta di Storari su conclusione di Pinilla. Lo stesso Pastore prende un palo al 41', la Juve replica con una traversa di Del Piero al 43'. Rosanero a segno ancora due volte con Ilicic (62') e Bovo (85').Gol della bandiera di Iaquinta all'87'. Palermo e Juve a 4 punti.
TRASPORTI. Adiconsum: sì a ticket bus per incentivare servizio pubblico.
Dalla Cisl di Firenze arriva un progetto pilota e un'idea per la mobilità sostenibile: usare "ticket bus" per incentivare l'uso del trasporto pubblico locale. Come si legge sul sito locale del sindacato, "nell'area fiorentina - ha detto Giovanni Ronchi, della segreteria Cisl provinciale - si stimano ogni giorno 690 mila spostamenti, due terzi dei quali sono di lavoratori e studenti: il 75% di questi avvengono con auto e moto e solo il 25% con mezzi pubblici o bici. Nella sola Firenze in una mattina feriale circolano oltre 110 mila auto e su 365 mila residenti (nel 2008) ci sono 196 mila auto e 67 mila due ruote. Una situazione molto pesante. La mobilità a Firenze è un rompicapo degno del cubo di Rubik e come per il cubo la soluzione non si trova con una mossa sola, ma con tante piccole mosse parziali; che però vanno coordinate, grazie anche alla partecipazione e alla contrattazione. La contrattazione in azienda può aiutare ad incentivare l'uso del mezzo pubblico anche da un punto di vista economico: un 'ticket bus', sul modello del 'ticket restaurant', avrebbe questa funzione".
Un'idea che trova il sostegno di Adiconsum. "È questa la strada giusta - dichiara Pietro Giordano, segretario nazionale Adiconsum - per abbattere i costi dei lavoratori pendolari e non e al contempo decongestionare le città che ormai hanno raggiunto insostenibili livelli di traffico con il conseguente inquinamento acustico ed atmosferico. Solo l'azione delle parti sociali sul territorio - continua Giordano - può risolvere molti dei problemi dei servizi troppo spesso inefficienti sia nella gestione degli enti locali, sia per mancanza di risorse pubbliche". L'associazione sottolinea inoltre l'importanza del "monitoraggio sociale degli utenti attraverso le associazioni dei consumatori" per contribuire a migliorare la qualità dei servizi.
Un'idea che trova il sostegno di Adiconsum. "È questa la strada giusta - dichiara Pietro Giordano, segretario nazionale Adiconsum - per abbattere i costi dei lavoratori pendolari e non e al contempo decongestionare le città che ormai hanno raggiunto insostenibili livelli di traffico con il conseguente inquinamento acustico ed atmosferico. Solo l'azione delle parti sociali sul territorio - continua Giordano - può risolvere molti dei problemi dei servizi troppo spesso inefficienti sia nella gestione degli enti locali, sia per mancanza di risorse pubbliche". L'associazione sottolinea inoltre l'importanza del "monitoraggio sociale degli utenti attraverso le associazioni dei consumatori" per contribuire a migliorare la qualità dei servizi.
Tenta di disarmare il poliziotto in un controllo, arrestato a Firenze.
FIRENZE, 23 SET - Ha tentato prima di aggredire i buttafuori di una discoteca con un collo di bottiglia, poi addirittura di disarmare il poliziotto che lo stava portando in questura. Cosi' e' stato arrestato un marocchino di 35 anni, irregolare. L'arresto e' avvenuto ieri sera in via Palazzuolo, nell'ambito di un servizio di controllo del territorio da parte di personale della questura e del reparto mobile. Nel corso dei controlli fatti nell'ultimo mese sono state identificate 2.818 persone; 117 i denunciati, 16 gli arrestati.
Truffatore da una vita, finisce in prigione a ottanta anni.
Firenze, 23 settembre 2010 - Questa mattina i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Firenze hanno arrestato un aretino pluripregiudicato di 79 anni, residente a Firenze, per una pena di 3 anni per bancarotta fraudolenta.
A.M., classe ‘31, da anni residente nel capoluogo toscano, ha alle spalle- secondo quanto riferito dai militari - una cinquantennale carriera delinquenziale: dai primi anni ’60 ad oggi ha infatti collezionato più di trenta denunce in stato di libertà, conclusesi con l’emissione di una decina di condanne per reati finanziari in genere, che spaziano dalla bancarotta fraudolenta, all’emissione di assegni a vuoto, dal ricorso abusivo al credito, alla truffa, dalla falsa dichiarazione di emersione di lavoro irregolare, al riciclaggio, dall’appropriazione indebita, all’associazione per delinquere.
L'uomo operava soprattutto nella provincia di Firenze, ma, nel corso degli anni, ha raccolto numerose denunce anche in quelle di Arezzo, Pistoia e Forlì.
A.M., classe ‘31, da anni residente nel capoluogo toscano, ha alle spalle- secondo quanto riferito dai militari - una cinquantennale carriera delinquenziale: dai primi anni ’60 ad oggi ha infatti collezionato più di trenta denunce in stato di libertà, conclusesi con l’emissione di una decina di condanne per reati finanziari in genere, che spaziano dalla bancarotta fraudolenta, all’emissione di assegni a vuoto, dal ricorso abusivo al credito, alla truffa, dalla falsa dichiarazione di emersione di lavoro irregolare, al riciclaggio, dall’appropriazione indebita, all’associazione per delinquere.
L'uomo operava soprattutto nella provincia di Firenze, ma, nel corso degli anni, ha raccolto numerose denunce anche in quelle di Arezzo, Pistoia e Forlì.
Fiamme mentre gioca, grave un ragazzo di 13 anni.
Firenze, 23 settembre 2010 - Un gioco trasformatosi in dramma. Un ragazzo di 13 anni, è rimasto gravemente ustionato, probabilmente mentre maneggiava della benzina. L'incidente è acadduto a Malmantile (Firenze).
Il tredicenne giocava con un amico quando (pare con la benzina), per motivi al momento non chiari, si sarebbe sprigionata una fiammata che lo ha raggiunto in varie parti del corpo. Un elicottero del118 lo ha trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Meyer, dove è attualmente ricoverato. A seguirlo lo staff del Centro ustioni, che ha disposto la sala operatoria per il primo trattamento di dermoabrasione da effettuarsi in serata.
Il tredicenne giocava con un amico quando (pare con la benzina), per motivi al momento non chiari, si sarebbe sprigionata una fiammata che lo ha raggiunto in varie parti del corpo. Un elicottero del118 lo ha trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Meyer, dove è attualmente ricoverato. A seguirlo lo staff del Centro ustioni, che ha disposto la sala operatoria per il primo trattamento di dermoabrasione da effettuarsi in serata.
Incendio doloso di cassonetti e scritte contro le forze dell'ordine
La notte scorsa due cassonetti della raccolta differenziata sono stati distrutti da un incendio doloso in via dell'Argingrosso. I carabinieri, giunti sul posto, hanno fatto un'altra scoperta: sull'asfalto campeggiava una scritta, tracciata con vernice spray bianca, recante offese alle forze dell'ordine.
Negli ultimi tempi, scritte di questo tenore sono state trovate varie volte in città. L'incendio si è verificato intorno a mezzanotte e i vigili del fuoco hanno domato le fiamme, accertando coi carabinieri la natura dolosa del rogo. Nelle ultime settimane, soprattutto nel quartiere dell'Isolotto, si sono registrati altri incendi di natura dolosa, che hanno interessato veicoli in sosta. Un altro rogo si è verificato a Quaracchi, riguardando diverse auto posteggiate nella depositeria della Scaf.
Negli ultimi tempi, scritte di questo tenore sono state trovate varie volte in città. L'incendio si è verificato intorno a mezzanotte e i vigili del fuoco hanno domato le fiamme, accertando coi carabinieri la natura dolosa del rogo. Nelle ultime settimane, soprattutto nel quartiere dell'Isolotto, si sono registrati altri incendi di natura dolosa, che hanno interessato veicoli in sosta. Un altro rogo si è verificato a Quaracchi, riguardando diverse auto posteggiate nella depositeria della Scaf.
lunedì 20 settembre 2010
Napoli: agguato in centro, ucciso un uomo.
Biagio Terracciano, del quale non si conosce l'eta' e' stato ucciso nel corso di un agguato avvenuto in piazza dei Francesi a Napoli. Il luogo dove e' avvenuto l'omicidio si trova a pochi metri dalla centralissima piazza Municipio dove risiede tra l'altro Palazzo San Giacomo sede dell'amministrazione comunale.
Catania: falso allarme bomba ma dentro pacco cioccolatini.
A Catania gli artificieri dei carabinieri hanno fatto brillare un pacco che era stato consegnato alla titolare di una agenzia di viaggi di fronte ad una scuola. Una donna, notando che mancava il mittente, ha chiamato il 112. Tempestivo l'intervento degli artificieri dell'arma, che dopo aver isolato il pacco, lo hanno fatto brillare. Dentro vi erano delle confezioni di cioccolatini.
Inquinamento, Italia maglia nera in Ue.
L'aria nel Belpaese e' sempre piu' irrespirabile. Ben 17 le italiane nella classifica delle prime 30 citta' Ue con l'aria peggiore.La classifica fa riferimento ai dati 2008. Al primo posto c'e' la città bulgara di Plovdiv, seguita da Torino, Brescia, Milano e Sofia. Fra le capitali prese in considerazione, Roma si colloca al 181/o posto tra le 221 citta' esaminate. Ai primi cinque posti per la qualità dell'aria svettano invece Tallinn in Estonia, e Stoccolma, Lund e Malmo in Svezia.
Uccide figlia di tre anni, poi si suicida.
A pochi giorni dalla sentenza che gli consentiva di tenere la bambina solo nel fine settimana, ha sparato alla figlia e poi si e' suicidato. Alberto Fogari, 44 anni, prima di rivolgere il fucile automatico calibro 12 da caccia verso di se' ha sparato anche al suo cane da caccia. I corpi dell'uomo e della figlioletta di tre anni sono stati trovati stamattina, intorno alle 9 nelle campagne di Lonato, nel Bresciano. Fogari lavorava come commesso in un supermercato, ma a giorni avrebbe aperto un asilo nido. '' Amava moltissimo i bambini'', spiega Cristina, la compagna che con lui avrebbe condiviso anche quest'esperienza professionale. E poi aggiunge, parlando dell'accaduto: ''Nessuno l'ha mai aiutato: giudici, assistenti sociali, psicologi''. Parole forti che confermano come Alberto Fogari stesse vivendo con tensione la situazione che, in seguito alla separazione, si era venuta a creare riguardo la bambina. Nell'ultimo pomeriggio della sua vita, Fogari e' stato con la compagna e la bambina nella sua casa di Brione, in Valtrompia. Poi e' uscito ''per andare a fare un giro'', aveva detto. In auto con lui la piccola Nicole il cane Chicco. L'auto ha raggiunto Lonato, comune del Garda bresciano e imboccato via delle Cocche. Una zona in aperta campagna dove probabilmente era stato a caccia in passato. Erano circa le 20,45 quando nella cascina ''Botteghino'' sono stati sentiti tre colpi. Prima due, quelli che hanno ucciso la bambina e il cane. Poi, prima dell'ultimo sparo, e' passato qualche minuto, secondo i testimoni, forse mezz'ora secondo quanto emerge dagli accertamenti di medicina legale. In quei minuti Alberto Fogari con ogni probabilita' ha scritto un biglietto su cui ha lasciato poche righe assicurando i parenti: ''Vi proteggero' dall'alto''. Poi ha aggiunto le scuse ai genitori. Ha quindi appoggiato il foglio sul cruscotto ed e' sceso. L'arma, rivolta al capo, ha sparato nuovamente. ''Ho pensato a dei bracconieri'', ha raccontato Mauro Gallina, l'agricoltore di 48 anni che ieri sera ha sentito i colpi dalla propria cascina, distante circa 100 metri dal campo di grano appena raccolto in cui si trovavano i corpi. ''Ho avuto paura, perche' in passato da queste parti si e' vista gente girare con delle pistole''. Poi, stamani, da lontano, ha visto i corpi e pensato a degli zingari addormentati. Si e' avvicinato. ''Mi sono trovato davanti alla bambina, indossava una tutina beige ed era stata colpita alle spalle. Poi c'era l'uomo con il cranio spappolato da un lato e il cane vicino a lui''. Nelle ore successive sono arrivati i carabinieri, il medico legale. La madre della bambina ed ex compagna di Alberto Fogari, che proprio nelle scorse settimane si e' sposata, ha avuto un malore quando ha saputo della tragedia.
Operaio muore folgorato vicino a Latina.
Un operaio e' morto sul colpo, folgorato da una scarica elettrica mentre lavorava vicino a Latina.
L'incidente e' avvenuto in un'azienda di pannelli fotovoltaici.
L'uomo stava lavorando su una gru per montare un pannello quando la gru ha toccato i cavi dell'alta tensione. La scarica elettrica non ha lasciato scampo all'operaio. Le indagini per ricostruire l'esatta dinamica sono tuttora in corso.
L'incidente e' avvenuto in un'azienda di pannelli fotovoltaici.
L'uomo stava lavorando su una gru per montare un pannello quando la gru ha toccato i cavi dell'alta tensione. La scarica elettrica non ha lasciato scampo all'operaio. Le indagini per ricostruire l'esatta dinamica sono tuttora in corso.
domenica 19 settembre 2010
Scoperto un laboratorio orafo clandestino e molti lavoratori "in nero"
Terremoto sugli Appennini scossa sentita a Bologna e Firenze
Alle due di notte una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 è stata registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sugli appennini, ed è stata avvertita dalla popolazione tra le province di Bologna, Ravenna e Firenze.
Dalle verifiche effettuate dal dipartimento della Protezione civile, non risultano al momento danni a persone o cose. I Comuni prossimi all’epicentro sono Castel Del Rio (Bologna), Casola Valsenio (Ravenna) e Palazzuolo sul Senio (Firenze).
Dalle verifiche effettuate dal dipartimento della Protezione civile, non risultano al momento danni a persone o cose. I Comuni prossimi all’epicentro sono Castel Del Rio (Bologna), Casola Valsenio (Ravenna) e Palazzuolo sul Senio (Firenze).
Caccia: cade e per errore spara a figlio.
Incidente di caccia alle porte di Ascoli Piceno. Un uomo e'caduto a terra e dal suo fucile e'partito un colpo che ha ferito il figlio. L'uomo, 56 anni, e' stato portato negli Ospedali riuniti di Ancona; rischia di perdere l'occhio e i pallini potrebbero aver provocato lesioni al cervello. Indaga la polizia.
Rapina in ditta cinese a Poggio a Caiano, immobilizzati in 6.
Rapina la notte scorsa in una ditta cinese di confezioni, a Poggio a Caiano.
Almeno 5 i malviventi - volto travisato con passamontagna, tutti cinesi secondo quanto riferito dai carabinieri -, armati di pistole, armi da taglio e tubi di ferro, che hanno immobilizzato i titolari, una coppia di coniugi, e quattro operai. Dopo aver preso denaro, monili, cellulari e anche pc, per un valore intorno ai 20.000 euro, sono fuggiti con un'auto. Solo il titolare ha riportato lievi contusioni.
Almeno 5 i malviventi - volto travisato con passamontagna, tutti cinesi secondo quanto riferito dai carabinieri -, armati di pistole, armi da taglio e tubi di ferro, che hanno immobilizzato i titolari, una coppia di coniugi, e quattro operai. Dopo aver preso denaro, monili, cellulari e anche pc, per un valore intorno ai 20.000 euro, sono fuggiti con un'auto. Solo il titolare ha riportato lievi contusioni.
Tenta rapina in ristorante e spara, ferito titolare locale.
Un ristoratore di 41 anni e' rimasto ferito in modo grave durante una tentata rapina nel suo locale a Riotorto, nel comune di Piombino, ieri sera.
Nel locale e' entrato un malvivente che, hanno ricostruito i carabinieri, ha sparato tre colpi quando il ristoratore ha cercato di reagire alla sua richiesta di consegnare l'incasso.
Due proiettili hanno ferito il ristoratore, al torace e al gomito: ora e' ricoverato all'ospedale di Piombino dove e' stato operato. Riuscito a fuggire il rapinatore.
Nel locale e' entrato un malvivente che, hanno ricostruito i carabinieri, ha sparato tre colpi quando il ristoratore ha cercato di reagire alla sua richiesta di consegnare l'incasso.
Due proiettili hanno ferito il ristoratore, al torace e al gomito: ora e' ricoverato all'ospedale di Piombino dove e' stato operato. Riuscito a fuggire il rapinatore.
Diciassettenne ferita durante una gara di motocross.
Una giovane di 17 anni, residente a Rignano sull'Arno (Firenze), è caduta dalla sua moto, durante una competizione di motocross sulla pista 'Santa Barbara' in localita' La Serra, nel comune di San Miniato.
La ragazza è stata trasportata in elicottero all'ospedale di Careggi in condizioni gravi ma non in pericolo di vita.
L'incidente è avvenuto alle 15,40 circa nel corso di una manifestazione a livello regionale durante una prova della categoria 'open'.
La ragazza è stata trasportata in elicottero all'ospedale di Careggi in condizioni gravi ma non in pericolo di vita.
L'incidente è avvenuto alle 15,40 circa nel corso di una manifestazione a livello regionale durante una prova della categoria 'open'.
venerdì 17 settembre 2010
Avvocatessa uccisa a Rimini con balestra.
Una balestra appesa ad un muro, un'arma quasi ornamentale, fino a ieri soltanto un pezzo di arredamento kitsch. E' quella che ha ucciso Monica Anelli, avvocato di 40 anni di Rimini, che nella tarda mattinata e' stata colpita a morte al collo da un dardo scoccato da quell'oggetto che le era diventato familiare e che faceva parte della collezione dello zio. Quello zio, Stefano Anelli 62 anni, da subito irreperibile e cercato dalla Squadra mobile che si e' tolto la vita in auto, sulle colline riminesi, con un'altra balestra della sua collezione. La polizia l'ha trovato in serata, in localita' Santa Cristina, con una freccia conficcata nel torace. Come per concludere un rito assurdo, e per autoaccusarsi del delitto, aveva puntato l'arma da distanza ravvicinata contro se stesso. Monica quella balestra la vedeva ogni giorno da aprile, da quando cioe' si era trasferita nel suo nuovo appartamento di viale XXIII settembre. Era appesa sul pianerottolo, proprio dove e' stata uccisa, probabilmente al termine di un litigio, avvenuto mentre stava rientrando in casa da lavoro, visto che aveva ancora con se' la borsa e la ventiquattrore dove teneva i documenti della sua professione.
Nel disegno dello zio, il piano era molto piu' ambizioso di quello che e' stato attuato: dopo aver colpito la sua vittima con un dardo, fermandone il tentativo di fuga per le scale, ha infatti rotto i tubi del gas e lasciato una candela accesa. Il suo obiettivo era infatti quello di provocare un'esplosione (che avrebbe probabilmente distrutto la palazzina) per far sembrare la morte della donna un incidente domestico. Il disastro e' stato pero' sventato dai vigili del fuoco, intervenuti perche' allertati dai vicini che avevano sentito odore di gas. Monica Anelli abitava in quella casa insieme al compagno, un carrozziere della zona: insieme, progettavano di avere un figlio. Nella stessa palazzina, di proprieta' della famiglia, solo un altro appartamento sfitto ed uno dove viveva lo zio paterno insieme alla compagna moldava. Ingegnere molto conosciuto in citta', Stefano Anelli, scrittore e pittore per hobby, da qualche tempo aveva comportamenti anomali, tali da pregiudicare anche i rapporti con i familiari. Per la Squadra mobile e' diventato subito il personaggio chiave dell'omicidio. Oltre ad essere il vicino di casa e il proprietario di quella collezione d'armi antiche arricchita da balestre e' stato anche l'unico dei parenti della vittima a risultare irreperibile.
Testimoni l'hanno visto allontanarsi a fine mattina sulla sua 'Seicento'. La vittima e lo zio, secondo quanto emerso, sarebbero stati in buoni rapporti, anche se la Squadra Mobile guidata da Nicola Vitale ha cercato subito di capire, attraverso i parenti, se potessero essere emersi screzi di varia natura. I genitori di Monica, invece, si trovavano in Val d'Aosta per un breve periodo di vacanza. Erano partiti nei giorni scorsi proprio insieme a lei (seconda di tre figlie) ed al compagno. Loro, poi, erano tornati qualche giorno fa per riprendere il lavoro, lasciando i genitori a godersi la montagna. Monica, avvocato civilista, li assisteva in una causa per l'eredita' della nonna che aveva creato qualche tensione in famiglia. Che gli investigatori hanno subito analizzato.
Nel disegno dello zio, il piano era molto piu' ambizioso di quello che e' stato attuato: dopo aver colpito la sua vittima con un dardo, fermandone il tentativo di fuga per le scale, ha infatti rotto i tubi del gas e lasciato una candela accesa. Il suo obiettivo era infatti quello di provocare un'esplosione (che avrebbe probabilmente distrutto la palazzina) per far sembrare la morte della donna un incidente domestico. Il disastro e' stato pero' sventato dai vigili del fuoco, intervenuti perche' allertati dai vicini che avevano sentito odore di gas. Monica Anelli abitava in quella casa insieme al compagno, un carrozziere della zona: insieme, progettavano di avere un figlio. Nella stessa palazzina, di proprieta' della famiglia, solo un altro appartamento sfitto ed uno dove viveva lo zio paterno insieme alla compagna moldava. Ingegnere molto conosciuto in citta', Stefano Anelli, scrittore e pittore per hobby, da qualche tempo aveva comportamenti anomali, tali da pregiudicare anche i rapporti con i familiari. Per la Squadra mobile e' diventato subito il personaggio chiave dell'omicidio. Oltre ad essere il vicino di casa e il proprietario di quella collezione d'armi antiche arricchita da balestre e' stato anche l'unico dei parenti della vittima a risultare irreperibile.
Testimoni l'hanno visto allontanarsi a fine mattina sulla sua 'Seicento'. La vittima e lo zio, secondo quanto emerso, sarebbero stati in buoni rapporti, anche se la Squadra Mobile guidata da Nicola Vitale ha cercato subito di capire, attraverso i parenti, se potessero essere emersi screzi di varia natura. I genitori di Monica, invece, si trovavano in Val d'Aosta per un breve periodo di vacanza. Erano partiti nei giorni scorsi proprio insieme a lei (seconda di tre figlie) ed al compagno. Loro, poi, erano tornati qualche giorno fa per riprendere il lavoro, lasciando i genitori a godersi la montagna. Monica, avvocato civilista, li assisteva in una causa per l'eredita' della nonna che aveva creato qualche tensione in famiglia. Che gli investigatori hanno subito analizzato.
Gran Bretagna, sei algerini arrestati: "Pronti per assassinare Benedetto XVI"

Un sesto uomo è stato arrestato più tardi sempre nella cpitale britannica. Tutti e sei sono sospettati di aver commissionato, preparato o istigato a compiere atti terroristici.
Immutato comunque il calendario di appuntamenti del Pontefice. Durante il suo secondo giorno di visita in Gran Bretagna, il Benedetto XVI ha incontrato in mattinata a Londra, durante l'incontro per la celebrazione dell'educazione cattolica nel Regno Unito, insegnanti e religiosi presenti al S. Mary's University College, di Twickenham. ''Il compito dell'insegnante non e' solo quello di impartire informazioni o di provvedere ad una preparazione tecnica per portare benefici economici alla societa'; l'educazione non e' e non deve essere mai considerata come puramente utilitaristica. Riguarda piuttosto formare la persona umana, preparare lui o lei a vivere la vita in pienezza, in poche parole riguarda educare alla saggezza. E la vera saggezza è inseparabile dalla conoscenza del Creatore''.
''Questa dimensione trascendente dello studio e dell'insegnamento - ha proseguito il Papa - era chiaramente compresa dai monaci che hanno cosi' tanto contribuito alla evangelizzazione di queste isole''. ''Sto pensando - ha detto ancora - ai Benedettini che accompagnarono Sant'Agostino nella sua missione in Inghilterra, ai discepoli di San Columba, che hanno diffuso la fede in Scozia e nell'Inghilterra del Nord, a San Davide e ai suoi compagni nel Galles''.
''Poiche' la ricerca di Dio - ha detto ancora - richiede un attivo impegno coi mezzi tramite i quali egli si fa conoscere, la sua creazione e la sua parola rivelata, era semplicemente naturale che il monastero dovesse avere una biblioteca ed una scuola''.
Rivolgendosi ai ''molti religiosi di vita apostolica il cui carisma comprende l'educazione dei giovani'', il Papa ha quindi richiamato la figura della Venerabile Mary Ward, ''nativa di questa terra, la cui visione pionieristica di vita religiosa apostolica per le donne, ha portato cosi' tanti frutti. Io stesso da giovane ragazzo - ha poi affermato - sono stato educato dalle 'Dame Inglesi' e devo loro un profondo debito di gratitudine. Molti di voi appartengono ad ordini dediti all'insegnamento, che hanno portato la luce del Vangelo in terre lontane come parte del grande lavoro missionario della Chiesa ed anche per questo rendo grazie e benedico il Signore''.
Benedetto XVI ha quindi posto l'accento sul ruolo dei religiosi nell'educazione, rilevando che questi ''hanno un contributo unico da offrire in questo apostolato, che e' anzitutto quello di testimoniare con la vita consacrata a Dio e la fedelta', l'amore a Cristo, il Sommo Maestro''.
''Inoltre - ha aggiunto - la presenza dei religiosi nelle scuole cattoliche e' un forte richiamo all'ampiamente discusso carattere cattolico, che e' necessario permei ogni aspetto della vita scolastica''. Il Papa ha poi concluso sottolineando che ''la vita di fede deve essere la forza guida alla base di ogni attivita' nella scuola''.
Dopo docenti e religiosi, Benedetto XVI ha incontrato i leader delle altre religioni a Londra nella Waldegrave Drawing Room presso il St.Mary's University college di Twickenham. In questa occasione, il Pontefice ha riaffermato che nel mondo, affinche' si realizzi il dialogo fra le religioni, e' necessario che non vi siano piu' persecuzioni e ostracismi a causa della fede professata e che vi sia liberta' di convertirsi da una religione a un'altra. ''Sin dal Concilio Vaticano II la Chiesa cattolica -ha detto il Papa- ha posto speciale enfasi sull'importanza del dialogo e della collaborazione con i seguaci di altre religioni''. ''E perche' sia fruttuoso - ha aggiunto - occorre reciprocita' da parte di tutte le componenti in dialogo e da parte dei seguaci delle altre religioni''.
Due scosse di terremoto nel foggiano: tanta paura ma nessun danno segnalato.
Due scosse di terremoto sono state registrate oggi in provincia di Foggia. La prima, di magnitudo 4,4, secondo i rilievi registrati dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, si è verificata alle 14,20 con epicentro a 10 chilometri a est della città di Foggia e a una profondità di 8 chilometri. Lo rende noto la Protezione civile regionale pugliese. La scossa è stata avvertita soprattutto nei comuni di Carapelle, Ortanova e Ordona.
Subito dopo, alle 14,33, è stata registrata una seconda scossa, di magnitudo 2,2, con lo stesso epicentro. In entrambi i casi non risultano danni a cose o persone, salvo lesioni di lieve entità a edifici disabitati nel comune di Panni.
Tanta paura tra la gente, soprattutto per la prima scossa, percepita in maniera netta dalla popolazione della Capitanata. Stando a quanto testimoniato dai cittadini, è stata di tipo sussultorio ed è durata 4 o 5 secondi.Due persone hanno avvertito lievi malori.
Molte le telefonate giunte ai centralini della Prefettura e dei Vigili del fuoco, ''ma solo - specificano dal Comando provinciale all'Adnkronos - per avere informazioni e non per segnalare danni a cose o a persone''. Le telefonate sono giunte soprattutto dal capoluogo.
Subito dopo, alle 14,33, è stata registrata una seconda scossa, di magnitudo 2,2, con lo stesso epicentro. In entrambi i casi non risultano danni a cose o persone, salvo lesioni di lieve entità a edifici disabitati nel comune di Panni.
Tanta paura tra la gente, soprattutto per la prima scossa, percepita in maniera netta dalla popolazione della Capitanata. Stando a quanto testimoniato dai cittadini, è stata di tipo sussultorio ed è durata 4 o 5 secondi.Due persone hanno avvertito lievi malori.
Molte le telefonate giunte ai centralini della Prefettura e dei Vigili del fuoco, ''ma solo - specificano dal Comando provinciale all'Adnkronos - per avere informazioni e non per segnalare danni a cose o a persone''. Le telefonate sono giunte soprattutto dal capoluogo.
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