Negli ultimi giorni i finanzieri di servizio presso l’Aeroporto di  Firenze ed i funzionari dell’Agenzia delle Dogane hanno individuato 8  soggetti (6 cinesi, 1 italiano, 1 greco), in transito presso lo scalo  fiorentino, in possesso di somme di denaro non dichiarate superiori al  limite stabilito dalla vigente normativa. Complessivamente sono stati  individuati, occultati in borse o sulla persona, oltre 192.000 euro.  
Lo  scalo di Peretola si conferma area fortemente sensibile a questo tipo  di illecito che si perfeziona allorquando i passeggeri non segnalano il  trasferimento, da e per l’estero, di denaro oltre una certa soglia. La  normativa in vigore impone a chiunque, sia in entrata che in uscita dal  territorio nazionale, di dichiarare all’autorità doganale il possesso di  somme di denaro superiore a euro 10.000.
Nei primi 8 mesi  dell’anno i militari della Guardia di Finanza ed i funzionari  dell’Agenzia delle Dogane in servizio presso l’Aeroporto di Firenze  hanno sottoposto a controlli valutari viaggiatori di tutte le  nazionalità in transito presso lo scalo fiorentino. Di questi 62  sono risultati in possesso di denaro fuori dai limiti di legge, per un  valore di oltre € 1,8 milioni. La metà dei soggetti sanzionati (29) sono  di etnia cinese (euro719.000, pari al 40% dell’intera somma rinvenuta).  La restante parte è suddivisa tra passeggeri di altre nazionalità:  italiani, giapponesi, spagnoli, canadesi, ecc. Complessivamente sono state irrogate sanzioni amministrative pari a euro 215.289.I  metodi di occultamento sono sempre i più vari ed fantasiosi. Si passa  da soldi ritrovati nel caffè od orzo, a quelli rinvenuti in appositi  nascondigli ricavati in panciere o cinture, da vani ricavati in borse o  valige ad intercapedini ottenuti in pupazzi di peluche.

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