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lunedì 20 settembre 2010

Napoli: agguato in centro, ucciso un uomo.

Biagio Terracciano, del quale non si conosce l'eta' e' stato ucciso nel corso di un agguato avvenuto in piazza dei Francesi a Napoli. Il luogo dove e' avvenuto l'omicidio si trova a pochi metri dalla centralissima piazza Municipio dove risiede tra l'altro Palazzo San Giacomo sede dell'amministrazione comunale.

Catania: falso allarme bomba ma dentro pacco cioccolatini.

A Catania gli artificieri dei carabinieri hanno fatto brillare un pacco che era stato consegnato alla titolare di una agenzia di viaggi di fronte ad una scuola. Una donna, notando che mancava il mittente, ha chiamato il 112. Tempestivo l'intervento degli artificieri dell'arma, che dopo aver isolato il pacco, lo hanno fatto brillare. Dentro vi erano delle confezioni di cioccolatini.

Inquinamento, Italia maglia nera in Ue.


L'aria nel Belpaese e' sempre piu' irrespirabile. Ben 17 le italiane nella classifica delle prime 30 citta' Ue con l'aria peggiore.La classifica fa riferimento ai dati 2008. Al primo posto c'e' la città bulgara di Plovdiv, seguita da Torino, Brescia, Milano e Sofia. Fra le capitali prese in considerazione, Roma si colloca al 181/o posto tra le 221 citta' esaminate. Ai primi cinque posti per la qualità dell'aria svettano invece Tallinn in Estonia, e Stoccolma, Lund e Malmo in Svezia.

Uccide figlia di tre anni, poi si suicida.

A pochi giorni dalla sentenza che gli consentiva di tenere la bambina solo nel fine settimana, ha sparato alla figlia e poi si e' suicidato. Alberto Fogari, 44 anni, prima di rivolgere il fucile automatico calibro 12 da caccia verso di se' ha sparato anche al suo cane da caccia. I corpi dell'uomo e della figlioletta di tre anni sono stati trovati stamattina, intorno alle 9 nelle campagne di Lonato, nel Bresciano. Fogari lavorava come commesso in un supermercato, ma a giorni avrebbe aperto un asilo nido. '' Amava moltissimo i bambini'', spiega Cristina, la compagna che con lui avrebbe condiviso anche quest'esperienza professionale. E poi aggiunge, parlando dell'accaduto: ''Nessuno l'ha mai aiutato: giudici, assistenti sociali, psicologi''. Parole forti che confermano come Alberto Fogari stesse vivendo con tensione la situazione che, in seguito alla separazione, si era venuta a creare riguardo la bambina. Nell'ultimo pomeriggio della sua vita, Fogari e' stato con la compagna e la bambina nella sua casa di Brione, in Valtrompia. Poi e' uscito ''per andare a fare un giro'', aveva detto. In auto con lui la piccola Nicole il cane Chicco. L'auto ha raggiunto Lonato, comune del Garda bresciano e imboccato via delle Cocche. Una zona in aperta campagna dove probabilmente era stato a caccia in passato. Erano circa le 20,45 quando nella cascina ''Botteghino'' sono stati sentiti tre colpi. Prima due, quelli che hanno ucciso la bambina e il cane. Poi, prima dell'ultimo sparo, e' passato qualche minuto, secondo i testimoni, forse mezz'ora secondo quanto emerge dagli accertamenti di medicina legale. In quei minuti Alberto Fogari con ogni probabilita' ha scritto un biglietto su cui ha lasciato poche righe assicurando i parenti: ''Vi proteggero' dall'alto''. Poi ha aggiunto le scuse ai genitori. Ha quindi appoggiato il foglio sul cruscotto ed e' sceso. L'arma, rivolta al capo, ha sparato nuovamente. ''Ho pensato a dei bracconieri'', ha raccontato Mauro Gallina, l'agricoltore di 48 anni che ieri sera ha sentito i colpi dalla propria cascina, distante circa 100 metri dal campo di grano appena raccolto in cui si trovavano i corpi. ''Ho avuto paura, perche' in passato da queste parti si e' vista gente girare con delle pistole''. Poi, stamani, da lontano, ha visto i corpi e pensato a degli zingari addormentati. Si e' avvicinato. ''Mi sono trovato davanti alla bambina, indossava una tutina beige ed era stata colpita alle spalle. Poi c'era l'uomo con il cranio spappolato da un lato e il cane vicino a lui''. Nelle ore successive sono arrivati i carabinieri, il medico legale. La madre della bambina ed ex compagna di Alberto Fogari, che proprio nelle scorse settimane si e' sposata, ha avuto un malore quando ha saputo della tragedia.

Operaio muore folgorato vicino a Latina.

Un operaio e' morto sul colpo, folgorato da una scarica elettrica mentre lavorava vicino a Latina.
L'incidente e' avvenuto in un'azienda di pannelli fotovoltaici.
L'uomo stava lavorando su una gru per montare un pannello quando la gru ha toccato i cavi dell'alta tensione. La scarica elettrica non ha lasciato scampo all'operaio. Le indagini per ricostruire l'esatta dinamica sono tuttora in corso.