giovedì 30 settembre 2010
NON PERCEPISCONO LO STIPENDIO E COSI' PER PROTESTA 2 OPERAI SALGONO SU GRU
(AGI) - Firenze, 30 set. - Non percepiscono lo stipendio da mesi e per questo due operai romeni sono saliti, da stamane, su una gru, ad una altezza di 40 metri, all'interno di un cantiere a Sesto Fiorentino. Secondo quanto si apprende, i due operai, 39 e 33 anni, dipendenti di una ditta romena che sta effettuando lavori presso un immobile in costruzione, starebbero minacciando di gettarsi per protestare contro i ritardi nel pagamento degli stipendi. Sul posto ci sono i carabinieri e alcuni mezzi dei vigili del fuoco.
CONTRAFFAZIONE: AREZZO,MIGLIAIA DI PRODOTTI SEQUESTRATI DURANTE LA FESTA
(AGI) - Arezzo, 30 set. - Oltre 2.000 i prodotti contraffatti sequestrati. 4 cittadini extracomunitari, di origine africana, denunciati alla locale Procura della Repubblica e 3 clienti sanzionati per aver acquistato merce contraffatta. E' questo il bilancio dei controlli svolti dalle Fiamme Gialle nei giorni delle tradizionali "Fiere del Perdono" di Terranuova Bracciolini e Montevarchi (AR), a contrasto del fenomeno sempre piu' dilagante della contraffazione ed a tutela del Made in Italy.L'operazione ha richiesto notevoli sforzi operativi ai finanzieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno, coordinati dal Comando Provinciale, per la presenza di numerosi ambulanti di origine extracomunitaria, confluiti dalle altre provincie toscane e anche da regioni limitrofe per esporre la loro mercanzia: borse, scarpe, accessori, tutti delle migliori marche e tutti rigorosamente contraffatti. tre acquirenti sono stati sorpresi dai finanzieri a comprare la merce falsa. Nei confronti di quest'ultimi, tutti della provincia, sono state comminate sanzioni fino a 7.000 euro.I quattro extracomunitari, tutti in possesso di regolare permesso di soggiorno, sono stati denunciati alla locale Autorita' Giudiziaria e la merce, consistente in borse, calzature, orologi e accessori di pelletteria delle note griffes della moda (D&G, Prada, Hello Kitty, ecc.) e' stata sottoposta a sequestro.
SIENA, 42ENNE DENUNCIATO PER MINACCE AD EX FIDANZATA
Denunciato per il reato di stalking un uomo di 42 anni, originario della provincia di Potenza ma da anni residente a Poggibonsi (Siena), che, nei confronti della ex fidanzata, una ragazza di origine russa di venti anni più giovane, aveva da tempo atteggiamenti persecutori. Dopo il primo anno di convivenza - i due si sono conosciuti nel 2004 ma hanno iniziato a frequentarsi nel 2007 - l'uomo ha cominciato a manifestare gelosia e possessività nei confronti della giovane compagna. Stanca dei suoi comportamenti, alla fine del 2008, la ragazza decise di andare a vivere con la madre a Scandicci, in provincia di Firenze.
Il rapporto è continuato a fasi alterne anche perchè, secondo il racconto della giovane, l'uomo prometteva di cambiare. Alla fine, esasperata, lo scorso anno decise di tornarsene in Russia dal padre. Nel mese di maggio, la giovane è tornata in Italia per comunicare all'uomo che la relazione era finita. Ma la situazione non è migliorata: le
arrivano sms, telefonate di minaccia di morte e anche aggressioni fisiche. Tanto che lei è costretta a cambiare abitazione. L'uomo si fa più aggressivo quando la giovane gli comunica di essersi fidanzata e gli chiede un incontro chiarificatore. Un incontro che si conclude con un'aggressione a lei e al fidanzato. A metà settembre l'ennesima lite. L'ex si presenta nel luogo dove lavora e la minaccia ancora. Poi si allontana su invito degli agenti, chiamati dalla ragazza. Quindi scatta la denuncia.
Fonte: AGI
Il rapporto è continuato a fasi alterne anche perchè, secondo il racconto della giovane, l'uomo prometteva di cambiare. Alla fine, esasperata, lo scorso anno decise di tornarsene in Russia dal padre. Nel mese di maggio, la giovane è tornata in Italia per comunicare all'uomo che la relazione era finita. Ma la situazione non è migliorata: le
arrivano sms, telefonate di minaccia di morte e anche aggressioni fisiche. Tanto che lei è costretta a cambiare abitazione. L'uomo si fa più aggressivo quando la giovane gli comunica di essersi fidanzata e gli chiede un incontro chiarificatore. Un incontro che si conclude con un'aggressione a lei e al fidanzato. A metà settembre l'ennesima lite. L'ex si presenta nel luogo dove lavora e la minaccia ancora. Poi si allontana su invito degli agenti, chiamati dalla ragazza. Quindi scatta la denuncia.
Fonte: AGI
Deputato della Lega a giudizio per false fatturazioni.
Il deputato della Lega Fabio Rainieri è stato rinviato a giudizio dal Gup del Tribunale di Parma per l'ipotesi di reato di false fatturazioni.
La vicenda risale al 2004 quando Ranieri, che è titolare di un'azienda agricola della Bassa, ha subito dei controlli da parte dei militari della guardia di finanza. A quell'epoca il parlamentare leghista era presidente di una cooperativa a cui era consociata un'azienda che era stata al centro di accertamenti fiscali e tributari da parte dei militari. L'azienda agricola aveva sede a Modena e gli inquirenti, prima che fallisse, hanno sostenuto di aver scoperto un giro di fatturazioni false riconducibile all'azienda stessa. Il giudizio nei confronti di Rainieri comincerà il 22 ottobre prossimo a Fidenza (Parma).
Fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=33008&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=
La vicenda risale al 2004 quando Ranieri, che è titolare di un'azienda agricola della Bassa, ha subito dei controlli da parte dei militari della guardia di finanza. A quell'epoca il parlamentare leghista era presidente di una cooperativa a cui era consociata un'azienda che era stata al centro di accertamenti fiscali e tributari da parte dei militari. L'azienda agricola aveva sede a Modena e gli inquirenti, prima che fallisse, hanno sostenuto di aver scoperto un giro di fatturazioni false riconducibile all'azienda stessa. Il giudizio nei confronti di Rainieri comincerà il 22 ottobre prossimo a Fidenza (Parma).
Fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=33008&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=
Arrestato assessore della Lega: tangente per sponsorizzazione al Portogruaro
Un assessore della Lega Nord al Comune di San Michele al Tagliamento (Venezia), Davide Codognotto, è stato arrestato dalla guardia di finanza di Venezia con l'accusa di aver preso una tangente di 15 mila euro. L'arresto è avvenuto in flagranza di reato.
Codognotto, 31 anni, è assessore con delega per bilancio, tributi, sport e turismo. L'accusa per lui è di concussione. Codognotto, leghista nella giunta guidata da un sindaco del Pdl, avrebbe preteso una tangente per una sponsorizzazione al Portogruaro Calcio. I finanzieri, saputa la cosa, hanno tenuto sotto controllo l'assessore e avrebbero seguito le fasi della consegna del denaro da parte della vittima. Dagli uffici comunali Codognotto avrebbe impartito le modalità del pagamento: riporre la busta con i contanti richiesti dentro la propria auto lasciata appositamente aperta. Una volta che il denaro era stato riposto sul cruscotto dell'auto, l'assessore, sempre dal proprio ufficio, si sarebbe preoccupato di mettere al sicuro il bottino azionando con il comando a distanza la chiusura centralizzata delle portiere. Ma quando, pochi minuti dopo, è sceso, è entrato nell'auto, ha preso la busta e controllato che tutto fosse a posto, si è trovato circondato dalle fiamme gialle che lo hanno arrestato.
Alla base della tangente una sponsorizzazione da parte del Comune di San Michele al Tagliamento; in cambio del denaro, l'assessore si sarebbe adoperato per farla prorogare, evitandone la revoca. L'episodio si inquadra in una vicenda più ampia che avrebbe visto Codognotto chiedere anche altri favori sfruttando la sua carica pubblica e la cui esatta definizione è oggetto di ulteriori indagini dirette dalla procura veneziana.
Fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=33010&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=
Codognotto, 31 anni, è assessore con delega per bilancio, tributi, sport e turismo. L'accusa per lui è di concussione. Codognotto, leghista nella giunta guidata da un sindaco del Pdl, avrebbe preteso una tangente per una sponsorizzazione al Portogruaro Calcio. I finanzieri, saputa la cosa, hanno tenuto sotto controllo l'assessore e avrebbero seguito le fasi della consegna del denaro da parte della vittima. Dagli uffici comunali Codognotto avrebbe impartito le modalità del pagamento: riporre la busta con i contanti richiesti dentro la propria auto lasciata appositamente aperta. Una volta che il denaro era stato riposto sul cruscotto dell'auto, l'assessore, sempre dal proprio ufficio, si sarebbe preoccupato di mettere al sicuro il bottino azionando con il comando a distanza la chiusura centralizzata delle portiere. Ma quando, pochi minuti dopo, è sceso, è entrato nell'auto, ha preso la busta e controllato che tutto fosse a posto, si è trovato circondato dalle fiamme gialle che lo hanno arrestato.
Alla base della tangente una sponsorizzazione da parte del Comune di San Michele al Tagliamento; in cambio del denaro, l'assessore si sarebbe adoperato per farla prorogare, evitandone la revoca. L'episodio si inquadra in una vicenda più ampia che avrebbe visto Codognotto chiedere anche altri favori sfruttando la sua carica pubblica e la cui esatta definizione è oggetto di ulteriori indagini dirette dalla procura veneziana.
Fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=33010&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=
Stampa GB: «Italia e Spagna nel mirino dei terroristi islamici»
Non solo Gran Bretagna, Francia e Germania nel mirino dei terroristi islamici, ma anche Italia e Spagna. Lo ha rivelato oggi il quotidiano britannico Daily Telegraph, citando fonti di intelligence inglesi e americane. Nei giorni scorsi i servizi segreti occidentali avevano bloccato un piano di attacchi multipli, simili a quello messo a segno lo scorso anno da un gruppo di terroristi suicidi a Mumbay, che dovevano essere compiuti da una ventina di pakistani di nazionalità britannica e da un gruppo non ben quantificato di tedesco-pakistani e franco-pakistani. I gruppi, addestratisi nelle zone tribali del Pakistan confinanti con l’Afghanistan, stavano preparandosi ad azioni clamorose con attacchi nei centri delle varie capitali. I terroristi con passaporto francese avevano addirittura progettato di catturare centinaia di turisti sulla Tour Eiffel e di precipitarli nel vuoto. Il progetto, voluto dai vertici stessi di Al Qaeda (Osama bin Laden e Ayman al Zawahiri), godeva anche dell’appoggio dei talebani. I servizi segreti occidentali sono riusciti ad aver notizia prima e a sventare poi il progetto grazie alla cattura di un cittadino tedesco di origine pakistana, il 36enne Ahmed Siddiqi, catturato a Kabul.
La notizia che riguarda i progettati attacchi anche in Italia e Spagna farebbe presupporre che musulmani dotati di passaporto italiano e spagnolo o, almeno, di certificato di residenza si siano addestrati nei campi pakistani assieme ai terroristi destinati a operare negli altri Paesi europei. Del resto non si tratta di una cosa del tutto nuova: i terroristi islamici destinati a dar vita ad Al Qaeda nel Maghreb (tunisini, marocchini e algerini) si addestrarono ai loro inizi proprio nelle basi qaediste e talebane della zona tribale. Le rivelazioni del quotidiano inglese hanno contrariato i servizi segreti europei e americani. Questi, infatti, stavano continuando a intercettare i telefoni e le comunicazioni dei sospetti nelle varie nazioni europee. Cosa che ora sarà quasi impossibile.
La notizia che riguarda i progettati attacchi anche in Italia e Spagna farebbe presupporre che musulmani dotati di passaporto italiano e spagnolo o, almeno, di certificato di residenza si siano addestrati nei campi pakistani assieme ai terroristi destinati a operare negli altri Paesi europei. Del resto non si tratta di una cosa del tutto nuova: i terroristi islamici destinati a dar vita ad Al Qaeda nel Maghreb (tunisini, marocchini e algerini) si addestrarono ai loro inizi proprio nelle basi qaediste e talebane della zona tribale. Le rivelazioni del quotidiano inglese hanno contrariato i servizi segreti europei e americani. Questi, infatti, stavano continuando a intercettare i telefoni e le comunicazioni dei sospetti nelle varie nazioni europee. Cosa che ora sarà quasi impossibile.
La madre di Sara: mio cognato innocente La cugina Sabrina sotto torchio.
ROMA (30 settembre) - Ad un giorno dal ritrovamento del cellulare di Sara Scazzi, resta questa l'unica traccia concreta della ragazza di Avetrana scomparsa da oltre un mese. Le coincidenze che hanno portato al ritrovamento, fatto casualmente in un podere di campagna da Michele Misseri, zio della quindicenne scomparsa, hanno fatto concentrare l'attenzione degli investigatori sulla famiglia di Sara, e in particolare sulla cugina Sabrina che oggi, per tutta la giornata, è stata interrogata nella caserma dei carabinieri di Taranto dove in serata era ancora trattenuta.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=120960
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=120960
Napoli: teppisti danno fuoco a 5 bus in centro.
Cinque autobus di linea sono stati dati alle fiamme nel corso di un raid organizzato probabilmente dai disoccupati in piazza garibaldi, nella zona della Stazione centrale di Napoli. Sul posto e' arrivata la polizia che sta svolgendo indagini per scoprire gli autori del rogo.
Livorno: omicidio-suicidio, tragedia per gelosia marito.
Sarebbe stata la gelosia a spingere Paolo Giusti, 49 anni, a uccidere la moglie Elisabetta, 46 anni, e poi togliersi a sua volta la vita. E' l'ipotesi a cui stanno lavorando gli investigatori che indagano sull'omicidio-suicidio commesso nella notte in un casolare di San Pietro in Palazzi, frazione di Cecina (Livorno). La donna, casalinga sposata in seconde nozze da Giusti, ferroviere, e' stata uccisa con un colpo alla nuca, mentre l'uomo si e' puntato l'arma alla tempia. Secondo quanto riferito da alcuni conoscenti agli investigatori, l'uomo temeva che la moglie lo tradisse.
Fonte: - (Adnkronos) -
Torino: mette piede su nido vespe, muore operaio 51enne durante escursione.
E' andato a raccogliere funghi e ha messo inavvertitamente il piede su un alveare. E' morto ieri di shock anafilattico a Cumiana, nel torinese, a causa delle punture di vespe, un operaio di 51 anni, Antonio Debellis. L'uomo, originario di Matera ma residente a Grugliasco, paese della cintura di Torino, ha passato tutta la giornata a cercare funghi.
Dopo Roma tocca a Napoli: ''Basta con ''o sole mio', gondolieri cantino veneto''
''Il gondoliere che canta 'O sole mio' e non 'Ninetta monta in gondola'? E' frutto di una scarsa 'cultura' e di poca attenzione per l'identità veneta, che va a penalizzare la qualità dell'offerta turistica, perché offre un'immagine distorta della città di Venezia, quella di una nuova Disneyland, poco aderente al territorio''. Così la pensa Alberto Mazzonetto, consigliere comunale della Lega Nord, sul fatto che il repertorio dei gondolieri è ben poco veneziano e in gran parte meridionale. Il rappresentante del Carroccio a Ca' Farsetti ci tiene a precisare: ''Io non me la prendo certo con i gondolieri. La colpa - precisa all'ADNKRONOS - non è loro. Le responsabilità sono di chi ha diretto in questi anni l'Ente Gondola, che tra l'altro è sostenuto dal comune di Venezia con 600mila euro all'anno. Un organismo che ha un grande potere, visto che può sanzionare i gondolieri se ad esempio indossano scarpe da tennis, cosa proibita, e che ha un suo codice di disciplina e non è mai intervenuto per cambiare il repertorio dei gondolieri''.
''Quindi - continua Mazzonetto - ci sarebbero tutte le condizioni per dare delle regole precise anche in questo campo, purtroppo fino ad oggi non lo ha mai fatto''.
Immediata la replica di Nino D'Angelo, secondo cui la canzone napoletana è mondiale e non regionale : '''O sole mio' è una canzone nota e piace al mondo intero" sottolinea all'ADNKRONOS. "Credo che nessuno abbia imposto ai gondolieri di cantarla, ma è talmente bella... - ha detto - e credo che venga richiesta dagli stessi clienti che salgono sulla gondola, stranieri o italiani che siano. 'O sole mio' non è solo una canzone napoletana, ma è un inno del mondo - ha ribadito Nino D'Angelo - tutti conoscono e cantano questa canzone, una delle più belle al mondo. La conoscono anche negli Stati Uniti, in Giappone".
"Ma poi non hanno niente a cui pensare con tanti guai che ci sono - ha aggiunto l'artista - perché invece non pensano a far togliere quegli 'stampini' dalla scuola di Adro, considerato che siamo in Italia, e non mettono invece la bandiera italiana?".
Sulla questione, domani, 'Il Gazzettino Illustrato' pubblica un articolo in cui riporta la posizione dell''inventore' del business delle serenate, Armando Fabris, scomparso tre anni fa: ''Il turista vuole sentire le canzoni che conosce; si sa che queste napoletane hanno varcato gli oceani con Caruso; e poi non si fanno tante distinzioni, basta che sia musica italiana''.
La pensa così anche il presidente della nuova Associazione Culturale Musicale 'Note Veneziane', Michele Bozzato, ex gondoliere e oggi cantante. Bozzato dice di ''voler puntare ad un recupero della tradizione, proponendo maggiormente la canzone veneziana, anche se piano piano, col tempo. Bisogna, insomma, educare l'ascoltatore''.
Le canzoni italiane più diffuse sono principalmente canzoni scritte negli anni Cinquanta, con qualche eccezione risalente ai decenni precedenti ('Mamma') e successivi ('Parla più piano'): ma si va da 'Arrivederci Roma' a 'Volare' e ancora brani spagnoli e americani.
''Quindi - continua Mazzonetto - ci sarebbero tutte le condizioni per dare delle regole precise anche in questo campo, purtroppo fino ad oggi non lo ha mai fatto''.
Immediata la replica di Nino D'Angelo, secondo cui la canzone napoletana è mondiale e non regionale : '''O sole mio' è una canzone nota e piace al mondo intero" sottolinea all'ADNKRONOS. "Credo che nessuno abbia imposto ai gondolieri di cantarla, ma è talmente bella... - ha detto - e credo che venga richiesta dagli stessi clienti che salgono sulla gondola, stranieri o italiani che siano. 'O sole mio' non è solo una canzone napoletana, ma è un inno del mondo - ha ribadito Nino D'Angelo - tutti conoscono e cantano questa canzone, una delle più belle al mondo. La conoscono anche negli Stati Uniti, in Giappone".
"Ma poi non hanno niente a cui pensare con tanti guai che ci sono - ha aggiunto l'artista - perché invece non pensano a far togliere quegli 'stampini' dalla scuola di Adro, considerato che siamo in Italia, e non mettono invece la bandiera italiana?".
Sulla questione, domani, 'Il Gazzettino Illustrato' pubblica un articolo in cui riporta la posizione dell''inventore' del business delle serenate, Armando Fabris, scomparso tre anni fa: ''Il turista vuole sentire le canzoni che conosce; si sa che queste napoletane hanno varcato gli oceani con Caruso; e poi non si fanno tante distinzioni, basta che sia musica italiana''.
La pensa così anche il presidente della nuova Associazione Culturale Musicale 'Note Veneziane', Michele Bozzato, ex gondoliere e oggi cantante. Bozzato dice di ''voler puntare ad un recupero della tradizione, proponendo maggiormente la canzone veneziana, anche se piano piano, col tempo. Bisogna, insomma, educare l'ascoltatore''.
Le canzoni italiane più diffuse sono principalmente canzoni scritte negli anni Cinquanta, con qualche eccezione risalente ai decenni precedenti ('Mamma') e successivi ('Parla più piano'): ma si va da 'Arrivederci Roma' a 'Volare' e ancora brani spagnoli e americani.
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