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sabato 16 ottobre 2010

Sarah uccisa dallo zio e dalla cugina: lei la tratteneva mentre il padre la strangolava

ultimo aggiornamento: 16 ottobre, ore 21:38

Taranto, 16 ott. (Adnkronos/Ign) - Il movente dell’omicidio di Sarah Scazzi è da ricercare nell’ambito familiare e sarebbe legato alle molestie sessuali che il padre di Sabrina e zio della vittima, Michele Misseri, avrebbe rivolto alla ragazza e che lui stesso ha ammesso. Lo sostiene il procuratore della Repubblica del Tribunale di Taranto, Franco Sebastio, intervenuto oggi in conferenza stampa per illustrare le ragioni che hanno portato al fermo di Sabrina.  Lunedi' ci sarà l'udienza di convalida davanti al gip del Tribunale di Taranto, del fermo di Sabrina Misseri, accusata di concorso in omicidio volontario e sequestro di persona. Nei giorni successivi si terra' anche l'incidente probatorio "nel corso del quale -come ha spiegato il procuratore capo della Repubblica Franco Sebastio- verranno definitivamente cristallizzate le dichiarazioni di Michele Misseri", il padre della giovane, che si e' autoaccusato dell'omicidio.


Il fermo di Sabrina, aggiunge, non si basa solo sulle parole del padre, ma "ci sono dei riscontri". A chi gli chiedeva se il movente dell'uccisione di Sarah possa avere a che fare con la gelosia scoppiata tra le cugine per un amico più grande, il procuratore ha risposto che sarebbe “un movente extrafamiliare”; invece “il movente - ha ribadito - è intrafamiliare”. E per il procuratore “Sabrina non ha fatto solo da spettatrice”, precisando che "non si ipotizza il coinvolgimento di altre persone''.

Il 'contributo' di Sabrina starebbe infatti nell'aver trattenuto la cugina Sarah mentre il padre la strangolava. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, la cugina della giovane avrebbe costretto Sarah a scendere nella cantina-garage attigua all'abitazione della famiglia Misseri in via Deledda ad Avetrana in provincia di Taranto. E il procuratore capo della Repubblica Sebastio lo ha detto chiaramente: ''Sabrina non ha fatto solo da spettarice'', precisando che al momento "non si ipotizza il coinvolgimento di altre persone''.

I sospetti degli investigatori sono emersi in modo particolare dopo l'interrogatorio dell'amica di Sabrina, Mariangela Spagnoletti: ''E' servito perche' ha fornito elementi di riscontro'' ha spiegato il procuratore di Taranto. Con Sabrina a Sarah, Mariangela sarebbe dovuta andare al mare quel pomeriggio del 26 agosto e, infatti, arrivo' in via Deledda a casa di Sabrina, secondo gli inquirenti poco dopo che l'omicidio si era consumato. La giovane ha sempre detto di aver trovato Sabrina per strada, un po' agitata, mentre quest'ultima ha detto che si trovava sulla veranda, e di non aver visto davanti al portone del garage il padre Michele.

Ora Sabrina è gravemente indiziata dei delitti di sequestro di persona e omicidio volontario in concorso con il padre. Quest'ultimo si era già accusato del delitto, mentre la giovane non ha confessato di aver partecipato all'omicidio, anzi di fronte agli inquirenti avrebbe respinto ogni addebito. Dopo aver appreso la notizia, forse dalla televisione, la sorella Valentina ha inviato un sms ad alcuni giornalisti che stanno seguendo la vicenda da giorni: ''Sabrina è innocente''.

Nel corso dell'interrogatorio davanti al sostituto procuratore Mariano Buccoliero, al procuratore aggiunto Pietro Argentino e al procuratore capo Franco Sebastio, che l'hanno sentita nella sede della Compagnia dei carabinieri di Manduria, la sua posizione si è aggravata. Decisivi sarebbero stati i riscontri investigativi condotti venerdì mattina dai militari del Ris e del Reparto Operativo del Comando provinciale di Taranto nella cantina-garage dell'abitazione di via Deledda alla presenza dello stesso Misseri.

Per l'avvocato Vito Russo che, insieme alla moglie, l'avvocatessa Emilia Velletri, difende la cugina di Sarah, ''la chiamata in correita' di Sabrina non e' credibile perche' Michele Misseri non e' piu' attendibile: ha cambiato spesso versione. Di lui non ci si puo' fidare''. ''Probabilmente - aggiunge l'avvocato - gli e' stato suggerito di adottare questa strategia per ottenere uno sconto di pena''.

''Sabrina sta malissimo, in uno stato di completa incoscienza. Si meraviglia di quello che gli viene addebitato. E' in una condizione psicologica drammatica'' aggiunge Russo. Oggi l'avvocato l'ha incontrata nuovamente in carcere dopo averla assistita ieri nella caserma della Compagnia dei carabinieri di Manduria durante il lungo interrogatorio al termine del quale e' giunto il provvedimento giudiziario. ''E' caduta dalle nuvole - aggiunge - aveva lo stesso sguardo stranito di ieri quando sentiva le accuse che le vengono rivolte''.

Cresce intanto lo sconcerto ad Avetrana. E la madre di Sarah è ancora sconvolta. "L'ho avuta accanto in tutto questo tempo e ha ripetuto sempre le stesse cose come un copione - ha detto Concetta Serrano Spagnolo all'inviato di 'Chi l'ha visto?' -. Sara' la seconda Franzoni perche' neghera' sempre". Inoltre la donna ha aggiunto di "credere piu' nella giustizia divina che in quella umana". "Non le importa di quello che e' successo agli altri -ha proseguito il giornalista- l'unica cosa certa e' che Sarah non c'e' piu'. Sarah e' morta e io mi sono fermata quel giorno". L'inviato della trasmissione Rai ha riferito "di non averla mai vista provata come oggi: e' veramente sconvolta".