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sabato 25 settembre 2010

GDF: trasportavano oltre 192mila euro di valuta, fermate 8 persone .

Negli ultimi giorni i finanzieri di servizio presso l’Aeroporto di Firenze ed i funzionari dell’Agenzia delle Dogane hanno individuato 8 soggetti (6 cinesi, 1 italiano, 1 greco), in transito presso lo scalo fiorentino, in possesso di somme di denaro non dichiarate superiori al limite stabilito dalla vigente normativa. Complessivamente sono stati individuati, occultati in borse o sulla persona, oltre 192.000 euro.

Lo scalo di Peretola si conferma area fortemente sensibile a questo tipo di illecito che si perfeziona allorquando i passeggeri non segnalano il trasferimento, da e per l’estero, di denaro oltre una certa soglia. La normativa in vigore impone a chiunque, sia in entrata che in uscita dal territorio nazionale, di dichiarare all’autorità doganale il possesso di somme di denaro superiore a euro 10.000.
Nei primi 8 mesi dell’anno i militari della Guardia di Finanza ed i funzionari dell’Agenzia delle Dogane in servizio presso l’Aeroporto di Firenze hanno sottoposto a controlli valutari viaggiatori di tutte le nazionalità in transito presso lo scalo fiorentino. Di questi 62 sono risultati in possesso di denaro fuori dai limiti di legge, per un valore di oltre € 1,8 milioni. La metà dei soggetti sanzionati (29) sono di etnia cinese (euro719.000, pari al 40% dell’intera somma rinvenuta). La restante parte è suddivisa tra passeggeri di altre nazionalità: italiani, giapponesi, spagnoli, canadesi, ecc. Complessivamente sono state irrogate sanzioni amministrative pari a euro 215.289.I metodi di occultamento sono sempre i più vari ed fantasiosi. Si passa da soldi ritrovati nel caffè od orzo, a quelli rinvenuti in appositi nascondigli ricavati in panciere o cinture, da vani ricavati in borse o valige ad intercapedini ottenuti in pupazzi di peluche.

Il fiume Arno sarà pulito al 100% entro il 2015

Entro il 2015 nell’area metropolitana fiorentina non verranno più scaricate acque reflue in Arno e Firenze sarà il primo territorio d’Italia ad essere depurato al 100%”. Parola di Erasmo D’Angelis, presidente di Publiacqua, che si è così pronunciato tagliando il nastro per il cantiere per la creazione dell’emissario di riva sinistra dell’Arno, ovvero la maxiconduttura che raccoglierà tutti gli scarichi fognari fiorentini (che ad oggi finiscono in Arno senza essere trattati) per convogliarli al depuratore di San Colombano.L’operazione “Arno pulito” era già stata ventilata ai primi di luglio, quando Publiacqua disse che tra cinque anni si sarebbe potuto fare il bagno in un Arno limpido e pulito, proprio come si faceva negli anni Cinquanta. Oggi è arrivato l’ok definitivo. L’intera opera costerà 71,5 milioni di euro e durerà circa 40 mesi. Sarà lunga 7,4 km e raccoglierà gli scarichi di 140 mila fiorentini. Per portarla a compimento, verranno interrati circa 800 segmenti di un maxitubo che correrà per 6,8 km sull’argine dell’Arno, al quale si aggiungerà una conduttura lunga 600 metri, che raccoglierà i reflui che si gettano attualmente nel Fosso degli Ortolani. Saranno raccolti anche gli scarichi di Bagno a Ripoli, dove risiedono 20 mila abitanti.Parte così un’opera importante per la città e i cittadini. Cominciata nel 2000, vide una battuta d’arresto nel 2004 a causa della necessità di bonifica dei terreni interessati dai lavori da ordigni bellici e da 30 mila tonnellate di rifiuti sepolti abusivamente sotto al terreno. Oggi il progetto riprende quota e sembra con decisione.                                  Il sindaco Matteo Renzi ha così commentato l’inizio dei lavori: “Inizia il conto alla rovescia perchè tutta Firenze sia finalmente collegata al depuratore. Dopo decenni di alibi e rinvii, si fa sul serio e noi ambientalisti del fare non accetteremo neanche un giorno di ritardo”.