lunedì 20 settembre 2010
Uccide figlia di tre anni, poi si suicida.
A pochi giorni dalla sentenza che gli consentiva di  tenere la bambina  solo nel fine settimana, ha sparato alla figlia e poi si e' suicidato.      Alberto Fogari, 44 anni,  prima di rivolgere il fucile automatico  calibro 12 da caccia verso di se' ha sparato anche al suo cane da  caccia. I corpi dell'uomo e della figlioletta di tre anni sono stati  trovati stamattina, intorno alle 9 nelle campagne di Lonato, nel  Bresciano.     Fogari lavorava come commesso in un supermercato, ma a  giorni avrebbe aperto un asilo nido. '' Amava moltissimo i bambini'',  spiega Cristina, la compagna che con lui avrebbe condiviso anche  quest'esperienza professionale. E poi aggiunge, parlando dell'accaduto:  ''Nessuno l'ha mai aiutato: giudici, assistenti sociali, psicologi''.     Parole forti che confermano come Alberto Fogari stesse vivendo con  tensione la situazione che, in seguito alla separazione, si era venuta a  creare riguardo la bambina. Nell'ultimo pomeriggio della sua vita,  Fogari e' stato con la compagna e la bambina nella sua casa di Brione,  in Valtrompia. Poi e' uscito ''per andare a fare un giro'', aveva detto.      In auto con lui la piccola Nicole il cane Chicco. L'auto ha  raggiunto Lonato, comune del Garda bresciano e imboccato via delle  Cocche. Una zona in aperta campagna dove probabilmente era stato a  caccia in passato. Erano circa le 20,45 quando nella cascina  ''Botteghino'' sono stati sentiti tre colpi. Prima due, quelli che hanno  ucciso la bambina e il cane. Poi, prima dell'ultimo sparo, e' passato  qualche minuto, secondo i testimoni, forse mezz'ora secondo quanto  emerge dagli accertamenti di medicina legale. In quei minuti Alberto  Fogari con ogni probabilita' ha scritto un biglietto su cui ha lasciato  poche righe assicurando i parenti: ''Vi proteggero' dall'alto''. Poi ha  aggiunto le scuse ai genitori. Ha quindi appoggiato il foglio sul  cruscotto ed e' sceso. L'arma, rivolta al capo, ha sparato nuovamente.     ''Ho pensato a dei bracconieri'', ha raccontato Mauro Gallina,  l'agricoltore di 48 anni che ieri sera ha sentito i colpi dalla propria  cascina, distante circa 100 metri dal campo di grano appena raccolto in  cui si trovavano i corpi. ''Ho avuto paura, perche' in passato da queste  parti si e' vista gente girare con delle pistole''. Poi, stamani, da  lontano, ha visto i corpi e pensato a degli zingari addormentati. Si e'  avvicinato. ''Mi sono trovato davanti alla bambina, indossava una tutina  beige ed era stata colpita alle spalle. Poi c'era l'uomo con il cranio  spappolato da un lato e il cane vicino a lui''.    Nelle ore successive  sono arrivati i carabinieri, il medico legale. La madre della bambina ed  ex compagna di Alberto Fogari, che proprio nelle scorse settimane si e'  sposata, ha avuto un malore quando ha saputo della tragedia.
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