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venerdì 1 ottobre 2010

Criminalita': reagisce a rapina, ferito da colpo arma fuoco

Gli intimano di consegnare lo scooter e quando lui prova a scappare, lo feriscono con un colpo di arma fuoco alla regione lombare.

E' accaduto la scorsa notte a Napoli. Un 19enne la vittima.

Il ragazzo, secondo quanto ha riferito alla polizia, stava percorrendo via Santa Maria del Pianto quando e' stato affiancato da due persone, anche loro a bordo di uno scooter, con il volto coperto dal casco. Quando e' stato minacciato, il 19enne ha accelerato per scappare e ha sentito l'esplosione dei colpi di arma da fuoco: uno l'aveva colpito alla natica.
Ricoverato al reparto di chirurgia dell'ospedale San Giovanni Bosco, per il 19enne venti giorni di prognosi.

Belgio: vandali contro ambasciata Italia

Un atto di vandalismo è stato compiuto oggi poco dopo le 18 contro la sede dell'ambasciata d'Italia a Bruxelles. Secondo alcune testimonianze, tre-quattro giovani hanno lanciato alcune secchiate di escrementi contro l'edifico imbrattando la facciata e alcune finestre a livello strada e si sono poi dati alla fuga. Oltre ai carabinieri di guardia alla rappresentanza diplomatica, sul posto si è recata anche la polizia belga.

Belgio: allarme bomba, evacuata stazione

BRUXELLES, 1 OTT - La stazione di Mons, nella zona francofona del Belgio vicino al confine con la Francia, è stata evacuata per un allarme bomba. La circolazione dei treni è stata bloccata, ha riferito il capostazione dello snodo ferroviario secondo quanto riportato dall'agenzia Belga.

Balotelli e il fratello Enock entrano in auto nel carcere femminile di Brescia, fermati

Mario Balotelli non riesce a non far parlare di sé. Secondo quanto ha raccontato all’emittente Teletutto l’agente e sindacalista della funzione pubblica della Cgil Calogero Lo Presti, l’azzurro e’ stato bloccato nel parcheggio del carcere femminile di Brescia, che il giocatore aveva varcato sprovvisto della necessaria autorizzazione.
Supermario, insieme al fratello naturale Enock, e’ stato trattenuto per il riconoscimento e, dopo una mezz’oretta, tutto si e’ risolto con le sue scuse.
’Erano le 16, quando abbiamo visto una Mercedes cabrio di grossa cilindrata varcare il cancello. A bordo c’erano due ragazzi’’. ‘’Dopo qualche minuto - racconta ancora l’agente - ci siamo accorti che uno dei due era Balotelli. Il riconoscimento fisico tuttavia non poteva bastare e cosi’ abbiamo proceduto a quello ufficiale. Tanto suo quanto della persona in sua compagnia’’. Risultato essere Enock Barwah, il diciassettenne fratello naturale di Mario appunto.
Mario ed Enock sono stati trattenuti per circa mezz’ora: ‘’Al termine, entrambi sono apparsi impauriti. Ci hanno spiegato di aver visto il cancello aperto e di essere entrati senza immaginare che per visitare un carcere ci volesse un’autorizzazione speciale. I due hanno aggiunto di essere stati particolarmente incuriositi dal fatto che quello fosse un carcere femminile’’.
A fine disavventura, conclude lo Presti, ‘’Balotelli si e’ scusato. Parlava a bassa voce. Era un po’ abbacchiato’’.

L'incendio divampa durante una festa Capannone evacuato a Signa

Un grande magazzino di abbigliamento di Signa è rimasto distrutto da un incendio che, ieri sera intorno alle 23.30, è divampato mentre in corso una festa per la presentazione della collezione autunnale.

I vigili del fuoco, intervenuti per domare le fiamme, hanno dovuto evacuare circa 250 persone presenti all'interno del capannone, ampio circa 500 metri quadri e che ospita anche una scuola di ballo, nell'area artigianale di via Mannelli. Nel rogo, il proprietario dell'immobile, 41 anni, è rimasto leggermente ferito, ma ha rifiutato le cure mediche.

E' ancora da quantificare il valore dei capi d'abbigliamento 'griffati' che sono andati distrutti nell'incendio.  L'intervento dei vigili del fuoco si e' protratto fino all'alba. I carabinieri stanno indagando per risalire alle cause del rogo.

Livorno: sassi da un cavalcavia, colpita un'auto sulla Variante Aurelia

Tre ragazzi, che non sono stati ancora rintracciati, hanno tirato sassi da un cavalcavia, a Livorno, lungo la Variante Aurelia, fortunatamente senza provocare feriti. E' successo ieri sera intorno alle 23. Un'auto e' stata danneggiata, mentre un'altra vettura e' stata sfiorata. Avvertiti da una telefonata, sul posto, all'altezza dell'uscita Livorno Centro, sono intervenuti gli agenti delle Volanti.

Torino: picchia la moglie incinta provocandole un trauma cranico, arrestato

Picchia la moglie incinta, che finisce in ospedale con un trauma cranico. E' stato arrestato ieri notte a Torino un marocchino di 33 anni che, ubriaco, dopo aver litigato con la moglie, in attesa di un figlio, si e' accanito su di lei picchiandola con pugni alla testa. L'uomo si e' poi scatenato sulla sorella della moglie, 31enne, che tentava di fermarlo, colpendola alla testa con una sedia. Entrambe le donne sono finite in ospedale.

Enna: 36enne ucciso da fucilata all'inguine nelle campagne di Centuripe

Omicidio nella campagne di Centuripe, in provincia di Enna. La vittima, 36enne originario di Biancavilla (Catania), ma residente ad Adrano. Il suo corpo senza vita e' stato ritrovato dal fratello nei pressi del consorzio irriguo dove lavorava. Secondo una prima ricostruzione dei fatti l'uomo sarebbe stato raggiunto da un colpo di fucile ai genitali. Un particolare che farebbe pensare ad una vendetta per motivi passionali, ma i carabinieri che indagano sulla vicenda non escludono nessuna pista.

Tentata aggressione Belpietro, la Questura di Milano elabora identikit dell'aggressore

Quaranta anni, un metro e 80 circa di corporatura robusta e atletica, carnagione chiara, capelli scuri pettinati con il gel all'insù, naso grosso alla punta, bocca con il labbro superiore carnoso e piuttosto sporgente e quello inferiore piccolo e sottile, occhi scuri, forma del viso rettangolare con tratti e zigomi marcati. Indossava pantaloni da tuta bianca con riga laterale nera, camicia grigio-verde estiva "da finanziere con mostrine". L'aggressore non ha parlato, ma probabilmente è un italiano, secondo il testimone oculare.E' questa l'elaborazione dell'identikit del fuggitivo che stava cercando di intrufolarsi armato di pistola nello stabile del direttore di 'Libero', Maurizio Belpietro. Un tentativo di aggressione fallita grazie all'intervento di un agente della scorta che da 8 anni tutela l'incolumità del giornalista, dopo una serie di minacce. L'agente che lo ha affrontato sulle scale dello stabile di via Monte di Pietà lo ha visto bene in faccia e, grazie a lui, negli uffici della Questura di Milano è stato elaborato un identikit preciso. Da 20 ore gli uomini della Digos sono impegnati nella ricerca.