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martedì 28 settembre 2010

Crisi economica, lavoratori in piazza in tutta Europa: 100mila attesi a Bruxelles

Domani in piazza i lavoratori di tutta Europa. La mobilitazione che avrà il suo 'epicentro' a Bruxelles dove sono attesi in 100mila, in concomitanza con l'incontro dei ministri europei delle Finanze, è promossa dal sindacato europeo, Ces. Una giornata di azione unitaria contro una politica di austerità per rivendicare misure che favoriscano il lavoro, la giustizia sociale e la solidarietà, che vedrà manifestazioni in contemporanea nella maggiori capitali del vecchio continente, dallo sciopero generale proclamato dai sindacati in Spagna, alle proteste annunciate in Francia, fino alle mobilitazioni in programma in Portogallo, Irlanda, Lettonia, Polonia, Cipro, Romania, Repubblica Ceca, Lituania e Serbia.''Daremo voce alle preoccupazioni circa il contesto economico e sociale. Siamo particolarmente preoccupati per l'aumento della disoccupazione e la crescita delle diseguaglianze. Per rispondere all'aumento della precarietà la risposta deve essere lavoro di qualità", spiega il segretario generale della Ces, John Monks, che incontrerà il presidente della Commissione europea Barroso e l'attuale presidente del Consiglio europeo Leterme al termine della manifestazione.


In Italia saranno tre le piazze coinvolte parallelamente: Roma, Napoli e Venezia. A promuovere l'iniziativa è la Cgil. ''Una giornata che punta a far diventare significativo il grido d'allarme che da tempo qui in Italia denunciamo'', spiega il leader della confederazione di Corso Italia, Guglielmo Epifani, che chiuderà la manifestazione prevista nel pomeriggio a piazza Farnese. ''In quasi tutti i paesi europei i tagli hanno colpito il lavoro, lo sviluppo e l'occupazione. Per questo occorre dare dimostrazione dell'unità d'azione delle nostre battaglie con quelle della Confederazione europea'', conclude Epifani.

Presenti all'evento italiano anche rapppresentanti sindacali tedeschi, spagnoli greci e francesi. Un'attenzione particolare sarà inoltre rivolta alla lotta contro la precarietà nel settore della conoscenza. E' per questo che tra gli 'ospiti' ci sarà anche Giacomo Russo, precario palermitano della scuola, noto alle cronache per lo sciopero della fame. L'intrattenimento musicale sarà invece garantito dal gruppo musicale Tetes de Bois e l'intera manifestazione verrà trasmessa in diretta audio e video sulla webtv della Cgil.

''Quella di domani è una sfida importantissima - dice Nicoletta Rocchi, responsabile per la Cgil del dipartimento internazionale - Peccato che i media non se ne occupino e non abbiano colto la straordinaria portata di una giornata di mobilitazione che coinvolgerà tutti i lavoratori d'Europa. Dovrebbe essere un elemento di riflessione per tutti i governi europei''.

Grandi assenti le confederazioni 'cugine', come sottolinea Giorgio Cremaschi, della Fiom. "Ci saranno tutti meno due: la Cisl e la Uil - rimarca - Tutti i sindacati in Europa dicono basta con queste politiche, tranne Cisl e Uil che invece le condividono e che sono diventate le organizzazioni che più sostengono e appoggiano il governo Berlusconi".

"Il 29 settembre, d'altra parte, Cisl e Uil saranno impegnate in altro - afferma Cremaschi - A concordare con la Federmeccanica la distruzione del contratto nazionale, estendendo a tutti i lavoratori le deroghe e le negazioni dei diritti imposte dalla Fiat a Pomigliano. Tutti i sindacati europei lottano per conservare o estendere il contratto nazionale, Cisl e Uil operano assieme alla Confindustria e al governo per distruggerlo".

A stretto giro la replica della segretaria confederale della Cisl, Liliana Ocmin. "Cremaschi sbaglia. Saremo almeno in 200, tra delegati e attivisti Cisl, a Bruxelles domani", dice Ocmin, ricordando come il sindacato di via Po abbia sostenuto la mobilitazione della Ces "fin dal momento in cui è stata decisa".

"Quanto agli obiettivi che il sindacato europeo rivendica - conclude - la Cisl li ritiene talmente corretti e fondamentali, che li ha ulteriormente elaborati a livello nazionale e il prossimo 9 ottobre saremo tutti in piazza insieme alla Uil per una grande manifestazione, dove, lontani da ogni ingerenza politica, rivendicheremo una riforma del sistema fiscale italiano".

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