Domani in piazza i lavoratori di tutta Europa.  La mobilitazione che avrà il suo 'epicentro' a Bruxelles dove sono  attesi in 100mila, in concomitanza con l'incontro dei ministri europei  delle Finanze, è promossa dal sindacato europeo, Ces. Una  giornata di azione unitaria contro una politica di austerità per  rivendicare misure che favoriscano il lavoro, la giustizia sociale e la  solidarietà, che vedrà manifestazioni in contemporanea nella  maggiori capitali del vecchio continente, dallo sciopero generale  proclamato dai sindacati in Spagna, alle proteste annunciate in Francia,  fino alle mobilitazioni in programma in Portogallo, Irlanda, Lettonia,  Polonia, Cipro, Romania, Repubblica Ceca, Lituania e Serbia.''Daremo voce alle preoccupazioni circa il contesto economico e sociale.  Siamo particolarmente preoccupati per l'aumento della disoccupazione e  la crescita delle diseguaglianze. Per rispondere all'aumento della  precarietà la risposta deve essere lavoro di qualità", spiega il  segretario generale della Ces, John Monks, che incontrerà il presidente  della Commissione europea Barroso e l'attuale presidente del Consiglio  europeo Leterme al termine della manifestazione.
In Italia saranno tre le piazze coinvolte parallelamente: Roma, Napoli e Venezia.  A promuovere l'iniziativa è la Cgil. ''Una giornata che punta a far  diventare significativo il grido d'allarme che da tempo qui in Italia  denunciamo'', spiega il leader della confederazione di Corso Italia,  Guglielmo Epifani, che chiuderà la manifestazione prevista nel  pomeriggio a piazza Farnese. ''In quasi tutti i paesi europei i tagli  hanno colpito il lavoro, lo sviluppo e l'occupazione. Per questo occorre  dare dimostrazione dell'unità d'azione delle nostre battaglie con  quelle della Confederazione europea'', conclude Epifani. 
Presenti all'evento italiano anche rapppresentanti sindacali  tedeschi, spagnoli greci e francesi. Un'attenzione particolare sarà  inoltre rivolta alla lotta contro la precarietà nel settore della  conoscenza. E' per questo che tra gli 'ospiti' ci sarà anche Giacomo  Russo, precario palermitano della scuola, noto alle cronache per lo  sciopero della fame. L'intrattenimento musicale sarà invece garantito  dal gruppo musicale Tetes de Bois e l'intera manifestazione verrà trasmessa in diretta audio e video sulla webtv della Cgil. 
''Quella di domani è una sfida importantissima - dice Nicoletta Rocchi,  responsabile per la Cgil del dipartimento internazionale - Peccato che i  media non se ne occupino e non abbiano colto la straordinaria portata  di una giornata di mobilitazione che coinvolgerà tutti i lavoratori  d'Europa. Dovrebbe essere un elemento di riflessione per tutti i governi  europei''. 
Grandi assenti le confederazioni 'cugine', come sottolinea Giorgio Cremaschi,  della Fiom. "Ci saranno tutti meno due: la Cisl e la Uil - rimarca -  Tutti i sindacati in Europa dicono basta con queste politiche, tranne Cisl e Uil che invece le condividono e che sono diventate le organizzazioni che più sostengono e appoggiano il governo Berlusconi". 
"Il 29 settembre, d'altra parte, Cisl e Uil saranno impegnate in  altro - afferma Cremaschi - A concordare con la Federmeccanica la  distruzione del contratto nazionale, estendendo a tutti i lavoratori le  deroghe e le negazioni dei diritti imposte dalla Fiat a Pomigliano.  Tutti i sindacati europei lottano per conservare o estendere il  contratto nazionale, Cisl e Uil operano assieme alla Confindustria e al  governo per distruggerlo". 
A stretto giro la replica della segretaria confederale della Cisl, Liliana Ocmin.  "Cremaschi sbaglia. Saremo almeno in 200, tra delegati e attivisti  Cisl, a Bruxelles domani", dice Ocmin, ricordando come il sindacato di  via Po abbia sostenuto la mobilitazione della Ces "fin dal momento in  cui è stata decisa".  
"Quanto agli obiettivi che il sindacato europeo rivendica - conclude  - la Cisl li ritiene talmente corretti e fondamentali, che li ha  ulteriormente elaborati a livello nazionale e il prossimo 9 ottobre  saremo tutti in piazza insieme alla Uil per una grande manifestazione,  dove, lontani da ogni ingerenza politica, rivendicheremo una riforma del  sistema fiscale italiano".

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