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martedì 28 settembre 2010

Firenze, maltrattamenti e botte ai bambini: indagate dalla Procura due maestre d'asilo

La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo, iscrivendo nel registro degli indagati due maestre di un asilo della provincia, accusate di abuso di mezzi di correzione. Si tratta di una maestra e di una supplente, di 59 e 60 anni, che durante il normale orario di lavoro avrebbero maltrattato dei bimbi di cinque anni che le famiglie affidavano loro alcune ore al giorno. In particolare, uno dei bambini ha raccontato alla madre di essere stato picchiato dalla maestra. Subito i genitori hanno presentato una denuncia ai carabinieri.Poi, un altro bambino, anche questo di cinque anni, si e' fatto avanti raccontando ai genitori di avere visto una maestra picchiare un compagno mentre si trovava all'interno dell'asilo. Anche in questo caso i genitori hanno fatto denuncia ai carabinieri. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i fatti si sarebbero verificati tra febbraio e aprile di quest'anno. Ieri i due piccoli sono stati ascoltati dal Tribunale di Firenze, nel corso di un incidente probatorio, e avrebbero confermato le accuse nei confronti della maestra e della supplente.


Dopo avere ricevuto le due denunce, i militari avevano deciso di installare delle telecamere nascoste all'interno dell'asilo, nel tentativo di trovare un riscontro a quanto raccontato dai due minori. Ma quando tutto era pronto, la maestra si e' messa in aspettativa per problemi familiari. A quel punto si e' reso necessario l'incidente probatorio per ascoltare i piccoli.

Droga: blitz Gdf contro organizzazione internazionale di trafficanti, 22 arresti

Si è conclusa con l'arresto di 22 persone il blitz dei finanzieri di Perugia che hanno sgominato una organizzazione internazionale dedita al traffico di stupefacenti. L'indagine, partita nel 2008, ha permesso di smascherare il sodalizio criminale attivo sul territorio umbro con ramificazioni in Abruzzo, Marche, Emilia Romagna e Lombardia.

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Crisi economica, lavoratori in piazza in tutta Europa: 100mila attesi a Bruxelles

Domani in piazza i lavoratori di tutta Europa. La mobilitazione che avrà il suo 'epicentro' a Bruxelles dove sono attesi in 100mila, in concomitanza con l'incontro dei ministri europei delle Finanze, è promossa dal sindacato europeo, Ces. Una giornata di azione unitaria contro una politica di austerità per rivendicare misure che favoriscano il lavoro, la giustizia sociale e la solidarietà, che vedrà manifestazioni in contemporanea nella maggiori capitali del vecchio continente, dallo sciopero generale proclamato dai sindacati in Spagna, alle proteste annunciate in Francia, fino alle mobilitazioni in programma in Portogallo, Irlanda, Lettonia, Polonia, Cipro, Romania, Repubblica Ceca, Lituania e Serbia.''Daremo voce alle preoccupazioni circa il contesto economico e sociale. Siamo particolarmente preoccupati per l'aumento della disoccupazione e la crescita delle diseguaglianze. Per rispondere all'aumento della precarietà la risposta deve essere lavoro di qualità", spiega il segretario generale della Ces, John Monks, che incontrerà il presidente della Commissione europea Barroso e l'attuale presidente del Consiglio europeo Leterme al termine della manifestazione.


In Italia saranno tre le piazze coinvolte parallelamente: Roma, Napoli e Venezia. A promuovere l'iniziativa è la Cgil. ''Una giornata che punta a far diventare significativo il grido d'allarme che da tempo qui in Italia denunciamo'', spiega il leader della confederazione di Corso Italia, Guglielmo Epifani, che chiuderà la manifestazione prevista nel pomeriggio a piazza Farnese. ''In quasi tutti i paesi europei i tagli hanno colpito il lavoro, lo sviluppo e l'occupazione. Per questo occorre dare dimostrazione dell'unità d'azione delle nostre battaglie con quelle della Confederazione europea'', conclude Epifani.

Presenti all'evento italiano anche rapppresentanti sindacali tedeschi, spagnoli greci e francesi. Un'attenzione particolare sarà inoltre rivolta alla lotta contro la precarietà nel settore della conoscenza. E' per questo che tra gli 'ospiti' ci sarà anche Giacomo Russo, precario palermitano della scuola, noto alle cronache per lo sciopero della fame. L'intrattenimento musicale sarà invece garantito dal gruppo musicale Tetes de Bois e l'intera manifestazione verrà trasmessa in diretta audio e video sulla webtv della Cgil.

''Quella di domani è una sfida importantissima - dice Nicoletta Rocchi, responsabile per la Cgil del dipartimento internazionale - Peccato che i media non se ne occupino e non abbiano colto la straordinaria portata di una giornata di mobilitazione che coinvolgerà tutti i lavoratori d'Europa. Dovrebbe essere un elemento di riflessione per tutti i governi europei''.

Grandi assenti le confederazioni 'cugine', come sottolinea Giorgio Cremaschi, della Fiom. "Ci saranno tutti meno due: la Cisl e la Uil - rimarca - Tutti i sindacati in Europa dicono basta con queste politiche, tranne Cisl e Uil che invece le condividono e che sono diventate le organizzazioni che più sostengono e appoggiano il governo Berlusconi".

"Il 29 settembre, d'altra parte, Cisl e Uil saranno impegnate in altro - afferma Cremaschi - A concordare con la Federmeccanica la distruzione del contratto nazionale, estendendo a tutti i lavoratori le deroghe e le negazioni dei diritti imposte dalla Fiat a Pomigliano. Tutti i sindacati europei lottano per conservare o estendere il contratto nazionale, Cisl e Uil operano assieme alla Confindustria e al governo per distruggerlo".

A stretto giro la replica della segretaria confederale della Cisl, Liliana Ocmin. "Cremaschi sbaglia. Saremo almeno in 200, tra delegati e attivisti Cisl, a Bruxelles domani", dice Ocmin, ricordando come il sindacato di via Po abbia sostenuto la mobilitazione della Ces "fin dal momento in cui è stata decisa".

"Quanto agli obiettivi che il sindacato europeo rivendica - conclude - la Cisl li ritiene talmente corretti e fondamentali, che li ha ulteriormente elaborati a livello nazionale e il prossimo 9 ottobre saremo tutti in piazza insieme alla Uil per una grande manifestazione, dove, lontani da ogni ingerenza politica, rivendicheremo una riforma del sistema fiscale italiano".

Rifiuti: assalto nel napoletano ai camion della spazzatura, autisti minacciati con pistole

La scorsa notte, poco dopo la mezzanotte banditi armati di pistole hanno bloccato due camion che facevano parte di una autocolonna di circa 30 mezzi e si stavano recando a sversare la spazzatura in una discarica che stavano percorrendo San Giuseppe Vesuviano, nel napoletano. I due camion bloccati sono entrambi della 'Quarto Multiservizi'. Nell'autocolonna si trovavano autocompattatori di varie aziende e citta'. Non si sa se la scelta dei due camion che servono la citta' di Quarto (Napoli) sia stata casuale oppure mirata. La colonna di mezzi era scortata dalla polizia sia in testa che in coda ma il blitz e' avvenuto al centro dell'autocolonna.

lunedì 27 settembre 2010

Liberi il sindacalista e l'impiegata arrestati sabato per estorsione.

Firenze, 27 settembre 2010 (articolo da : La Nazione) - Il sindacalista della Fisac-Cgil e l'impiegata arrestati sabato scorso con l'accusa di aver chiesto soldi al titolare di un'agenzia assicurativa in cambio dell'impegno di chiudere una vertenza di lavoro legata al licenziamento della donna, sono stati rimessi in libertà.

Stamani il gip di Firenze Antonio Pezzuti ha convalidato l'arresto ma, dopo aver interrogato i due indagati, ha ritenuto di non dover applicare misure cautelari a loro carico e li ha rimessi in libertà. Il pm Christine von Borries, invece, aveva chiesto per entrambi l'arresto in carcere.

Le indagini dei carabinieri erano partite dalla denuncia dei titolari dell'agenzia di assicurazioni dove l'impiegata, 49 anni di Scandicci, era assunta a tempo indeterminato dal 25 agosto scorso; nel periodo di prova la donna, però, è stata licenziata e lei stessa, contestualmente alla lettera di licenziamento, ha spedito un certificato medico, dovuto ad uno stato di malattia, rendendo così non immediato il suo allontanamento dal posto di lavoro. L'impiegata si è anche rivolta al sindacato Fisac-Cgil che ha avviato una trattativa.

Poi venerdì scorso i carabinieri hanno arrestato i due in un bar trovando nella borsa dell'impiegata 1800 euro consegnati dalla titolare dell'agenzia come prezzo della presunta estorsione. ''L'accusa - ricostruisce i fatti, con una nota, il segretario della Cgil di Firenze Mauro Fuso - è legata alla presunta minaccia dell'utilizzo della malattia, minaccia tutta da verificare nel corso del procedimento quando e se dovesse esserci il processo e non l'archiviazione. L'augurio è che si arrivi il più in fretta possibile a definire per intero questa vicenda nata in un contesto di normalità''. ''Una lavoratrice licenziata al termine del periodo di prova - prosegue Fuso - apre un contenzioso con il datore di lavoro e chiede alla Cgil di rappresentarla, in questo ambito viene chiesto un indennizzo. Se lungo questo percorso assolutamente normale ci sono state deviazioni tale da prefigurare un qualche reato dovrà stabilirlo il giudice. Nel mezzo c'è un fatto, cioè che l'arresto del sindacalista e della lavoratrice fin dai primi momenti ci è sembrato eccessivo''.

Spacciava hashish

Spacciava hashish in Santa Croce, proprio sotto la statua di Dante. Ma la cosa non è sfuggita agli agenti delle volanti che ieri sera alle 23 hanno arrestato un libanese dell’82 sorprendendolo in flagranza di reato dopo un breve appostamento nella via limitrofa.
 
Lo straniero, conosciuto alle forze dell’ordine per i suoi specifici precedenti di polizia, accompagnato da un complice, aveva da poco ceduto una dose (1,39 grammi) di hashish ad un uomo italiano per la somma di 15 euro quando è stato bloccato dagli operatori in via Magliabechi unitamente all’acquirente.

Il complice, vista la mala parata, si è dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Recuperato il denaro e la sostanza stupefacente.

Vandali alla scuola Mameli Aule messe a soqquadro

Potrebbero essere entrati da una finestra lasciata inavvertitamente socchiusa i vandali che, questa notte, hanno compiuto un raid vandalico all'interno della scuola, materna ed elementare, Mameli, in via Corsali.
 Il personale, all'arrivo nella scuola, ha scoperto che ignoti avevano messo a soqquadro alcune aule, imbrattando i muri con scritte, realizzate con vernice spray, di insulti alle forze dell'ordine e anche del tipo 'Forza Rossi' e 'Forza Azzurri' che, forse, potrebbero riferirsi ai colori di due squadra del Calcio storico fiorentino. Inoltre alcuni armadietti erano stati danneggiati. I vandali hanno anche mangiato le merendine dei bambini, lasciando le carte delle confezioni nel giardino dell'istituto assieme alle bombolette di vernice vuote.
 Nessun problema per l'attività didattica, anche se alcuni genitori hanno preferito riportare a casa i loro figli in attesa che venisse completata la pulizia dei locali. Su richiesta del dirigente scolastico sono intervenuti i carabinieri.

Là dove c'era il cinema ora c'è... un Hard Rock Cafè

La grande catena internazionale dell' Hard Rock cafè ha stretto stamani un iniziale accordo con la proprietà del cinema Gambrinus, in base al quale il celebre locale dall'insegna gialla potrebbe aprire al posto della storica sala del centro fiorentino, ormai chiusa da molti anni.

La notizia si è appresa oggi, a margine dei lavori del consiglio comunale. Si tratta di un'ipotesi gradita al sindaco Matteo Renzi, che, questo pomeriggio, ha espresso soddisfazione per l'accordo: ''Grazie a questa intesa - ha commentato - riaprirà una realtà bellissima, chiusa da tanto tempo, ed allo stesso tempo Firenze avrà una nuova, una grande grande struttura dedicata alla produzione di cultura contemporanea''.

Ruba identità per prostituirsi Smascherata dalle impronte

Firenze, 27 settembre 2010 - Ha 'rubato' l'identità a una connazionale in possesso di cittadinanza italiana e con il documento intestato a quest'ultima si prostituiva a Firenze, riuscendo ad evitare controlli ed identificazioni da parte della polizia. Ma proprio quel documento italiano ha finito per insospettire i poliziotti della sezione buoncostume della squadra mobile, che hanno dato il via ad ulteriori accertamenti nei confronti dei una giovane donna, 25 anni, che risultava nata a Montevideo, in Uruguay, da genitori italiani.
 Le impronte digitali hanno così smascherato la prostituta e il suo escamotage: la donna è stata arrestata per possesso di documenti contraffatti e false attestazioni. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, la donna era riuscita ad ottenere, in patria, un falso documento di nascita di una connazionale di 28 anni. Una volta giunta in Italia con un visto turistico, ha denunciato la scomparsa del passaporto e, con il falso documento di nascita, è riuscita ad ottenere una carta d'identità italiana con le generalità dell'ignara connazionale. Quella che mostrava ad ogni controllo da parte delle forze dell'ordine; con quel documento, si era perfino sposata con un uruguaiano, facendo così acquisire anche a lui la cittadinanza.