Tigre o pantera? La risoluzione di questo enigma è ancora una vera giungla per gli inquirenti che stanno cercando di capire quale grosso animale sia l’artefice in questi giorni non solo dell’uccisione di due caprette, ma anche di un asino.
Quest’ultimo è infatti l’ultima vittima, ritrovata domenica sbranata presso l’azienda agricola Vinchereto, nel comune di Pontassieve (Firenze). La carcassa dell’animale è stata trovata dal proprietario del fondo in via del Pelagio in Colognole. L’uomo ha raccontato ai carabinieri che intorno alle quattro della notte precedente aveva udito dei rumori provenire dall’esterno, ma non era sceso a controllare. La mattina seguente si è imbattuto nella brutta sorpresa.
Nelle scorse settimane si era ipotizzato che il felino assassino dei boschi della Rufina fosse una tigre, soprannominata Kabir. Ma di questa, nonostante un grande dispiegamento di uomini e trappole con tanto di cosciotti di cinghiale appesi alle sbarre, non sono state trovate tracce.
Ha preso così piede una nuova pista. Una 21enne di Santo Stefano in Cernetole, nel comune di San Piero a Sieve, ha confessato ai carabinieri di aver visto una pantera mentre stava rincasando intorno alle due di notte tra sabato e domenica. Dal racconto della giovane, l’animale, dopo essere stato visto, si è dileguato nella boscaglia.
Gli esperti, pur non avendo rilevato alcuna impronta, sono convinti che si tratti certamente di un grosso predatore. C’è addirittura chi sostiene che il “carnefice” possa essere un lupo, animale ben più noto nei boschi sopra Firenze. Insomma, il mistero s’infittisce e le ipotesi si moltiplicano.
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